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Il 2015 dell’Arma con un input per il 2016: “Il carabiniere deve stare in mezzo alla gente” fotogallery

Per i carabinieri è sempre più importante avere la collaborazione della gente: "Aiutateci ad aiutarvi"

Savona. “Al di là dei dati, l’elemento più importante da sottolineare è l’incremento della nostra presenza sul territorio. Questo è stato fin da subito l’input che è arrivato dal nuovo comandante della Legione Liguria, che fin da primo giorno ha detto che ‘il carabiniere deve lavorare in mezzo alla strada e deve stare in mezzo alla gente‘”.

E’ anche e soprattutto alla luce di questa “regola d’oro” che vanno analizzati i dati relativi all’attività del 2015 dei carabinieri di Savona presentati questa mattina dal comandante del reparto operativo savonese maggiore Alessandro Ciuffolini.

L’andamento è certamente positivo – ha spiegato in apertura l’ufficiale – Chiaramente ci sono delle criticità, ma se queste vengono ‘spalmate’ sull’intero anno, i numeri che emergono non sono così importanti come potrebbe sembrare. Mi riferiscono ad esempio ai furti: in questo periodo la loro frequenza è molto alta e ciò può creare allarme sociale. Ma se si osservano i dati sui 12 mesi, ecco che il quadro non è così allarmante. Ovviamente l’attenzione da parte nostra è massima: anche per questo abbiamo deciso di intensificare i controlli”.

Il 2015 dell'Arma dei Carabinieri

Numeri alla mano, “l’andamento è stabile rispetto all’anno precedente. Il numero di alcuni reati è in leggera flessione rispetto all’anno precedente. Questo è dovuto certamente alla maggiore presenza ‘in esterna’. Il contatto con la popolazione è fondamentale così come lo è la presenza di una pattuglia a piedi per le strade”.

La collaborazione con i cittadini è necessaria: “Le segnalazioni e le denunce – spiega Ciuffolini – ci aiutano ad indirizzare il lavoro. Un elemento che per il cittadino può non significare niente per noi può essere importante per le nostre indagini. Ad esempio, dopo un furto è fondamentale che il cittadino ci chiami subito prima di risistemare casa e toccare tutto. La popolazione deve entrare nell’ottica che noi siamo qui per aiutare la gente, ma che la gente deve aiutare noi. Insomma, i cittadini ci devono aiutare ad aiutarli. La gente spesso ha timore di disturbare i carabinieri, ma noi lavoriamo 24 ore su 24 tutti i giorni. La presenza c’è e siamo in grado di raggiungere tutte le zone del territorio”.

Anche in quest’ottica, i militari hanno portato avanti un’intensa campagna di sensibilizzazione fatta anche di consigli e informazioni utili: “Il nostro obiettivo è preparare i cittadini e far capire loro che i tempi sono cambiati e devono prendere precauzioni. Il cittadino deve imparare a difendersi con piccole accortezze”.

In provincia di Savona l’Arma dei carabinieri tratta oltre l’80 per cento dell’attività di polizia giudiziaria: “Quest’anno – prosegue Ciuffolini – c’è stato un decremento del 10 per cento dei reati consumati calcolati sulla base delle denunce. Inoltre, c’è stato un aumento dei reati scoperti che noi attribuiamo alla maggiore collaborazione e partecipazione della gente”.

Il 2015 dell'Arma dei Carabinieri

Rispetto allo scorso anno, il numero di omicidi è raddoppiato. Nel 2014 c’era stato un unico caso, quest’anno i delitti sono stati due: l’omicidio-suicidio di Albenga il 2 giugno e quello di via Cimarosa a Savona ad agosto.

Per quanto riguarda i furti (di tutti i tipi, dalle auto alle moto ai telefonini) nel 2015 i reati di questo genere sono stati 6 mila e 642, cioè il 3.3 per cento in meno rispetto al 2014. I furti scoperti sono stati 437, mentre nel 2014 erano stati 352. I furti in abitazione avvenuti nel 2015 sono stati mille e 608, cioè il 4.3 in meno rispetto al 2014 quando erano stati mille e 681. I reati scoperti sono stati 161, uno in più rispetto ai 160 del 2014 (cioè lo 0.63 per cento in più). Su questo fronte, i carabinieri stanno “lavorando molto perché sappiamo quanto è importante per le persone sentirsi sentirsi al sicuro in casa propria”.

I furti in esercizi commerciali sono stati 546 (nel 2014 erano stati 599, cioè l’8.85 per cento in meno). Quelli scoperti sono stati 95 (nel 2014 erano stati 105, cioè il 9.5 per cento in meno). Il numero di reati scoperti è più basso perché “spesso i negozi hanno impianti di videosorveglianza obsoleti”.

Nel 2015 le truffe sono state 656 (il 2.9 per cento in più rispetto al 2014 quando erano state 637): di queste 185 sono state scoperte (nel 2014 erano state 180, il 2.8 per cento in più). “I dati in aumento rendono necessaria una maggiore sensibilizzazione della gente – fanno notare dall’Arma – Bisogna fare attenzione quando si è in giro anche a quello che si racconta nei bar e al supermercato e anche alle persone che suonano alla porta di casa”.

Il 2015 dell'Arma dei Carabinieri

Le rapine sono state 72 (lo scorso anno erano state 90, cioè il 20 per cento in più); quelle scoperte sono state 35 (nel 2014 erano state 39, cioè il 10.2 per cento in più). Le rapine in abitazione sono state 5, mentre nel 2014 erano state 13: di queste, le scoperte sono state 2 (nel 2014 erano state 8).

Nel corso dell’anno ci sono state 3 rapine in banca (delle quali solo una scoperta); le rapine sulla pubblica via, invece, sono state 39 (delle quali 17 scoperte): nel 2014 erano state 46, cioè il 15.2 per cento in più (le scoperte erano state 15, cioè il 13.3 per cento in meno).

Nel 2015 ci sono stati 450 arresti e duemila e 490 denunce a piede libero. Lo scorso anno si erano avuti 455 fermi e duemila e 188 denunce. Il trend mostra un calo dell’1.1 per cento degli arresti e un aumento del 13.8 per cento delle denunce.

In totale i militari hanno effettuato 25 mila e 448 servizi, cioè molti di più rispetti ai 22 mila e 273 fatti nel 2014. La media di pattuglie giornaliere nel 2015 è di 70: di queste, tre sono state effettuate da carabinieri di quartiere. Il numero dei quali è passato dai mille e 125 del 2014 ai 986 del 2015: “Tale flessione – sottolineano i militari – è dovuta alla diminuzione degli organici”.

Il 2015 dell'Arma dei Carabinieri

“Al di là dei numeri – ha chiosato Ciuffolini – vorrei che passasse un messaggio fondamentale: noi facciamo attività preventiva attraverso i nostri servizi, ma la gente deve fare attività preventiva ‘in propri’ prendendo alcune piccole precauzioni e accortezze. “

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