Commissione rinviata

Caso Ata, Arecco: “Maggioranza traballante e strategia discutibile. E il conto lo pagano i cittadini”

Il leghista punta il dito contro la giunta Berruti dopo il rinvio della Prima Commissione e le accuse del M5S

massimo arecco

Savona. “Ormai sono anni che continuo, pervicacemente, a sollevare dubbi e perplessità sia per l’operato del Comune di Savona verso ATA, sia per i non adeguati risultati ottenuti dal Sindaco Berruti e dalla sua maggioranza nell’affrontare i locali problemi ambientali e dei rifiuti, sia per la scarsa incisività nel fornire precisi indirizzi, tempi ed obiettivi da fare conseguire ai vertici dell’azienda partecipata”. All’indomani del “caso” scoppiato in Comune a Savona a seguito dell’annullamento della Prima Commissione che avrebbe dovuto valutare gli ingressi in Ata di Erli, Zuccarello e nove comuni imperiesi, torna a far sentire la propria voce Massimo Arecco, consigliere comunale della Lega Nord e uno dei potenziali candidati sindaco del centrodestra alle prossime elezioni amministrative.

Ieri pomeriggio erano stati i 5 Stelle a puntare il dito contro un rinvio dovuto, a loro dire, da contrasti in seno alla maggioranza e pertanto alla necessità di reperire ulteriori voti prima di valutare le delibere in consiglio comunale; una tesi smentita da altre voci provenienti da Palazzo Sisto, che attribuivano la scelta a valutazioni di ordine pratico (di seguito il link all’articolo).

Arecco “sposa” la prima ipotesi: “La giornata di ieri, politicamente, ha portato a galla la grande parte delle contraddizioni interne alla Giunta di Palazzo Sisto. Si è avuta la netta dimostrazione del totale sbandamento di una coalizione divisa al suo interno, oramai composta da molteplici anime tra di loro contrapposte, in cui i singoli attori sono concentrati unicamente sull’imminente campagna elettorale cittadina, disposti ad utilizzare le contraddizioni gestionali palesate dai vertici aziendali di ATA per regolare conti interni al centrosinistra ed acquisire un minimo di visibilità”.

“La sensazione – accusa il leghista – è di un’amministrazione totalmente assente nella gestione della cosa pubblica, prevalentemente concentrata sulla scelta del futuro candidato sindaco del centrosinistra, che delega integralmente la gestione di ATA e delle partecipate savonesi ai vertici aziendali, lasciati privi di un reale e preciso indirizzo da parte del proprio azionista di riferimento”.

“Cosa dire di nuovo, oltre a ciò che, da anni, sostengo in ogni occasione pubblica e sui media locali? – prosegue Arecco – E’ nota la mia personale criticità nei confronti della costante acquisizione di quote di ATA, da parte di comuni geograficamente sparsi nel territorio, lontani tra di loro, difficili da raggiungere e troppo piccoli per creare massa critica. E’ nota da tempo la mia personale perplessità in merito alla gestione dei rapporti sindacali da parte dei vertici aziendali. E’ nota la mia costante doglianza per i ritardi accumulati nella raccolta differenziata e per il conseguente onere dovuto al mancato raggiungimento degli obiettivi minimi previsti dalle vigenti normative. E’ nota la mia perplessità per l’ammontare del costo di ATA per i cittadini savonesi, a fronte di una pulizia dei quartieri savonesi non adeguata. Sono noti i miei dubbi in merito al fatto che i cittadini savonesi, con i propri denari contribuiscono a finanziare un’Azienda pubblica che, anziché concentrarsi sul capoluogo, disperde le proprie energie, i propri mezzi, il proprio personale in svariati, piccoli, comuni sparsi in mezza Liguria la maggior parte dei quali non ha stretti legami con Savona. E’ nota la mia personale disponibilità a fornire all’attuale maggioranza idee e collaborazione su temi tecnici, non ideologici, che coinvolgano interessi collettivi imprescindibili in materia ambientale, urbanistica, sociale o culturale. Purtroppo è altrettanto nota la totale chiusura, da parte dell’amministrazione, nei confronti di tutti coloro che abbiamo una posizione politica non allineata con gli ambienti di sinistra che gestiscono da sempre la città di Savona”.

“Dopo così tante parole di denuncia – conclude – dopo anni persi a gridare al vento, chiedo solo una cosa ai cittadini: ricordatevi di tutto questo alle prossime elezioni amministrative, datemi una mano concreta sia per mandare a casa l’attuale classe politica che amministra la Città, sia per portare nuove idee e differenti metodi gestionali all’interno delle aziende partecipate”.

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