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Albenga, sos per il piccolo “Francesco”: appello al sindaco Cangiano

Il consigliere comunale Eraldo Ciangherotti denuncia la storia di un bambino disabile e chiede di sostenere la famiglia

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Albenga. “E’ affetto da una alterazione genetica con ritardo dello sviluppo psicomotorio e muscolare, ha un deficit di crescita di peso e di statura, si chiama Francesco (nome di fantasia per la sensibilità dell’attuale Papa così vicino ai deboli). Ha cinque anni e gode della legge 104 che riconosce la sua invalidità al 100%, data da un insieme di patologie concomitanti. Con tanta fatica e ingenti spese sostenute da parte dei genitori, oggi il piccolo riesce a camminare anche se non ha ancora acquisito la proprietà del linguaggio. Non riesce a parlare ma emette solo suoni. Di qui la necessità per lui di avere sempre vicino una persona adulta che lo aiuti a socializzare e a vivere la sua vita il più normale possibile come spetta ad un bimbo della sua età”. La denuncia sul caso del bambino disabile arriva da Eraldo Ciangherotti, consigliere comunale di Albenga, che annuncia come Forza Italia sia pronta ad attivarsi per un ordine del giorno a favore degli alunni disabili della cittadina ingauna.

“Francesco frequenta l’ultimo anno di una scuola materna statale del nostro territorio – racconta ancora Ciangherotti -, dove per legge “la figura dell’insegnante di sostegno è giuridicamente nata con il D.P.R. 970/1975, come docente “specialista”, distinto dagli altri insegnanti curricolari ed è stata ulteriormente definita dalla L. 517/77 che ratifica il diritto alla piena integrazione degli studenti con handicap nella scuola pubblica”. La famiglia di Francesco è pienamente soddisfatta delle maestre della classe e il piccolo Francesco è felice di poter frequentare la scuola per stare con altri bimbi”.

“Francesco avrebbe diritto, in classe, al sostegno di un insegnante specializzato per 25 ore settimanali. Ma i continui tagli operati dalle Istituzioni dello Stato, già lo scorso anno hanno costretto Francesco ad accontentarsi di un sostegno, tra insegnante “specialista” ed educatore comunale, per sole 16 ore settimanali. Quest’anno, con le minori risorse economiche stanziate dal Comune di Albenga (che anziché gestire in prima persona il servizio educatori, come da bando di gara già assegnata alla cooperativa Jobel, ha preferito scaricare sulla scuola la responsabilità della gestione delle risorse limitandosi ad un contributo una tantum) il monte orario dell’educatore di sostegno è sceso ancora di più, da 25 ore a sole 10 ore alla settimana, mettendo in crisi la frequenza scolastica giornaliera del bimbo e arrivando ad obbligare la famiglia a presentare un oneroso ricorso al Tar per vedersi riconosciuto un diritto alla scuola sancito per legge”.

“Ricorso legale, per altro, che, da consolidata giurisprudenza, costringerebbe comunque il dirigente scolastico a garantire al piccolo Francesco il completo orario di sostegno, ai danni però degli altri alunni disabili della medesima scuola che si vedrebbero ridurre ulteriormente il loro monte orario settimanale di sostegno. Un sistema perverso che richiede un intervento immediato”.

“Noi, come Forza Italia, presenteremo un ordine del giorno in Consiglio comunale, perché queste enormi ingiustizie arrivino a Roma, ai nostri politici al governo. La spending review non può intaccare le persone svantaggiate e tanto meno colpire i bambini disabili. E’ troppo umiliante per un genitore di un qualunque Francesco “elemosinare” l’aiuto scolastico per il proprio figlio disabile costretto ancora a camminare per strada sul passeggino, quando il sostegno è previsto dalla legge”.

“Signor Sindaco Cangiano, lei, però, ha la possibilità di smuovere le coscienze nazionali in maniera più rapida grazie al deputato Franco Vazio che a Roma vive gomito a gomito con il Ministro dell’Istruzione. Lo faccia e, nel frattempo, aiuti il piccolo Francesco. Metta a disposizione dai capitoli comunali del sociale un contributo di 3700 euro per aiutare il bambino, in modo da garantire il sostegno scolastico a 20 ore fino alla fine dell’anno scolastico a giugno ’16. D’altra parte, se abbiamo trovato 50 mila euro per tappare i buchi delle spese del giro d’italia, dobbiamo fare uno sforzo minore per tutelare il piccolo Francesco a scuola” conclude Ciangherotti.

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