Albenga. “Il sindaco intende punire gli autori dell’iniziativa solo perché sono leghisti”. Così il gruppo consiliare della Lega Nord, il Movimento dei Giovani Padani e la sezione della Lega di Albenga commentano la decisione del primo cittadino ingauno Giorgio Cangiano di visionare le riprese della videocamera installate nei pressi del municipio per avere la “prova definitiva” dell’identità dei cittadini che nella notte tra venerdì e sabato hanno abbandonato alcuni sacchi della spazzatura davanti al municipio ingauno in segno di protesta per la qualità del servizio di nettezza urbana della città delle torri.
Come spiegato dagli stessi rappresentanti ingauni del Carroccio, gli autori del gesto sarebbero esponenti leghisti “i quali con questa azione hanno voluto evidenziare la cattiva gestione dei rifiuti dall’amministrazione comunale sopportata e supportata” e che non avevano nessun interesse a mantenere il segreto circa la loro identità: “E’ evidente a tutti – spiegano i leghisti – che gli stessi non volessero nascondere l’azione dimostrativa che trova d’accordo tutta la città e tutti i cittadini che pagano, per un mancato servizio, la nobile cifra di 322 mila e 460,58 euro al mese, peraltro aumentata dal sindaco del 7 per cento per il 2015 rispetto al 2014”.
“Ricordiamo al sindaco Cangiano che aveva promesso un città pulita e non divorata dai rifiuti. Le giustificazioni sull’appalto lasciano la città più sgomenta dell’azione contestativa. Il sindaco dice che una gara al ribasso non poteva che garantire questo tipo di servizio. Lo informiamo che il ribasso è un obbligo normativo (parametro economico) e che il bando di gara prevedeva anche un progetto ‘Città Pulita’ da sviluppare sulla scorta di criteri definiti dal capitolato (parametri di qualità). Incolpare la precedente amministrazione non risolve il problema anzi ne denota la sua incapacità ad affrontarlo”.
Insomma, la divergenza di opinioni è evidente: “Ci troviamo in profonda difficoltà ogni qualvolta dobbiamo intervenire contro il sindaco: comprendiamo che sta ricoprendo un ruolo a lui poco congeniale, ma la città non può attendere inerme la fine del suo mandato. Nel rispetto dei cittadini gli chiediamo di studiare attentamente il contratto con Teknoservice; di mettere in atto tutti gli strumenti per pretendere il servizio che la città merita , oppure rescinderlo. Di certo il capitolato di gara non prevede il non servizio o la non raccolta dei rifiuti”.
“Oggi il sindaco dice che bisogna fare qualcosa per trovare una soluzione e parla di assenza di contestazioni che possano motivare una interruzione del contratto. Peccato che due giorni fa sosteneva di aver fatto quasi un centinaio di contestazioni, per poi essere sbugiardato dagli uffici. Se girasse per la città, rilevasse e facesse rilevare tutte le inadempienze, di motivazioni ne troverebbe un sacco (per restare in argomento)”.