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Savona, da lunedì scatta lo sciopero degli avvocati

Il presidente della Camera Penale di Savona Mara Tagliero ha spiegato i motivi dell'astensione dalle udienze

Savona Tribunale

Savona. Cinque giorni di astensione dalle udienze. Inizia lunedì mattina lo sciopero degli avvocati, indetto a livello nazionale, al quale anche la Camera Penale di Savona ha scelto di aderire.

Per tutta la prossima settimana (fino a venerdì 4 dicembre) quindi i legali non parteciperanno alle udienze penali – ad esclusione di quelle con detenuti comunque garantite – che saranno quindi rinviate.

A proclamare l’astensione è stata l’Unione delle Camere Penali che si oppone “all’estensione dell’uso delle modalità di partecipazione a distanza nel dibattimento, contenuta nel disegno di legge di riforma del processo penale all’esame del Senato”.

Gli avvocati vogliono anche contrastare “con assoluta determinazione la possibile estensione dello strumento del ‘processo a distanza’ indistintamente a tutti i processi con detenuti e senza specifica motivazione, tramite la riforma dell’art. 146 bis attualmente all’esame del Parlamento”.

Le Unione Camere Penali chiedono che con una “riforma organica” si arrivi ad una “razionalizzazione e la modulazione delle sanzione e realizzando una vera, seria ed estesa depenalizzazione che consenta di riservare al dibattimento la dignità che gli spetta all’interno del ‘giusto processo’”.

Motivazioni che, come conferma il presidente della Camera Penale di Savona Mara Tagliero, sono pienamente condivise anche a livello locale: “Le ragioni poste a fondamento dell’astensione sono da ricercarsi nella necessità di dare un segnale di protesta forte, al fine di proclamare in maniera inequivoca il disagio dell’Avvocatura penale di fronte alla paventata realizzazione di riforme settoriali criticabili, quali la riforma della prescrizione che rischia di portare il processo penale verso un inaccettabile allungamento dei tempi”.

“Il diritto alla celebrazione di un processo in tempi ragionevoli al fine anche di contenere il danno subito nella pendenza stessa del procedimento, diritto costituzionalmente garantito che merita di essere difeso. Questa è una delle fondamentali ragioni dell’astensione, accanto alla nota battaglia da sempre portata avanti dalle Camere Penali per la separazione delle carriere. Altro importante argomento su cui l’astensione vuole portare l’attenzione, è la necessità di intervenire per evitare che la spettacolarizzazione dei processi e l’alimentazione dei circuiti mediatici, finiscano per consegnare all’opinione pubblica giudizi pre-confezionati” spiega l’avvocato Tagliero.

“Questi ed altri argomenti, si specifica, non volti a tutelare interessi di categoria, tanto è vero che vi è anche una richiesta di depenalizzazione di reati minori, ma tutti volti a garantire indispensabili ed inderogabili garanzie a chi è sottoposto a procedimento penale, sono alla base dell’astensione proclamata a livello nazionale ed a cui si aderisce a livello locale” prosegue il presidente della Camera Penale di Savona.

Infine i legali savonesi mettono l’accento sopra un’altra problematica, lo scarso impiego del braccialetto elettronico: “Nella giornata del 30 novembre sono previste diverse iniziative a livello nazionale per discutere dello scarso utilizzo dei braccialetti elettronici previsti dalla normativa e volti a ridurre la soluzione carceraria ad extrema ratio”.

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