Liguria. Ancora incertezza sul futuro delle polizie provinciali. E mentre si susseguono gli appelli per la salvaguardia delle funzioni di presidio del territorio rurale svolte dal personale in Liguria, con il forte intervento delle stesse associazioni ambientaliste, domani mattina, martedì 10 novembre, al primo punto dei lavori del Consiglio regionale, è inserita la trattazione di un ordine del giorno volto a stimolare l’assorbimento in Regione di una quota di agenti provinciali in esubero, per il mantenimento di servizi di vigilanza in materia di caccia, pesca e tutela dei beni naturali, oltre che di gestione faunistica e sorveglianza delle aree protette.
Il gruppo consiliare ligure M5S ha anche presentato una proposta di legge regionale che deve essere calendarizzata nella competente commissione.
E Federparchi punta all’assorbimento all’interno del Corpo Forestale dello Stato: “Si rischia di perdere, in via definitiva, competenze essenziali anche alla luce della necessità di rafforzare le funzioni della protezione civile, della difesa idrogeologica e dell’evolversi delle problematiche causate dalla presenza eccessiva del cinghiale, sempre più legate alla sicurezza negli ambiti periurbani, oltre che nelle aree interne e nel coltivato”.
“Federparchi Liguria auspica che le professionalità presenti nei corpi di Polizia provinciale e metropolitana della Liguria possano essere salvaguardate dalla Regione, scongiurando la mobilità del personale in questione verso le polizie municipali. La Regione Liguria, sull’esempio di come ha già legiferato a giugno la Lombardia, e di come si appresta a fare il Piemonte entro fine mese, potrebbe assorbire o avvalersi di tutto o parte del personale delle Polizie provinciali liguri, per garantire continuità alle funzioni di gestione faunistica e lotta al bracconaggio, presidio del territorio rurale, sorveglianza delle aree protette terrestri e marine, vigilanza e polizia ambientale a tutela delle risorse naturali e per la prevenzione di discariche ed inquinamenti”.
“Per quanto riguarda in particolare le Aree Protette liguri si intende sottolineare il ruolo attivo (e quindi non solo coercitivo o sanzionatorio) che tale personale potrebbe assumere fornendo un prezioso contributo in materia di prevenzione, azioni e interventi relativi alla manutenzione del territorio, monitoraggi flora e fauna, presidio e monitoraggio rete escursionistica e situazioni a rischio idrogeologico, didattica e divulgazione ambientale” conclude.