L'operazione

Biodigestore a Ferrania, un intervento da 13 milioni valutato dalla Provincia

Opera incorso di completamento su una superficie di circa 7 mila metri quadrati all’interno delle aree industriali

Biodigestore

Savona. E’ fissata per giovedì 10 dicembre, a Palazzo Nervi, la conferenza dei servizi chiamata a dare il definitivo via libera all’impianto di trattamento dei rifiuti organici ormai pronto ad entrare in funzione sulle aree di Ferrania Technologies.

La Provincia di Savona ha convocato la riunione in sede deliberante che vedrà la partecipazione della società che sta realizzando l’intervento (Ferrania Ecologia Srl), l’Asl 2, il Comune di Cairo Montenotte, l’Arpal di Savona e il Settore Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Liguria, oltre ai rappresentanti della stessa Provincia.

L’avvio dell’attività del biodigestore di Ferrania, l’impianto di trattamento dei rifiuti organici selezionati attraverso la raccolta differenziata già in atto in diversi comuni della provincia di Savona, costituirà una vera e propria svolta per le politiche ambientali del territorio savoense, in quanto consentirà di raggiungere percentuali di riciclo in linea con i limiti di legge, oggi nettamente disattesi su scala provionciale e regionale.

Il biodigestore, in corso di completamento su una superficie di circa 7 mila metri quadrati all’interno delle aree industriali di Ferrania, potrà avviare l’attività non appena ottenuta l’autorizzazione ambientale. La società Ferrania Ecologia, che lo ha proposto, realizzato e che si appresta a gestirlo, è controllata per il 50% della società FG Riciclaggi di Claudio Busca, per il 25% da Finemme (società del gruppo Messina, proprietario delle aree di ferraia) e per il 25% da Duferco Energia. A regime sarà in grado di trattare 30 mila tonnellate/anno di residuo umido e 15 mila di verde vegetale. I rifiuti saranno sottoposti ad una fermentazione anaerobica che produrrà biogas e compost di qualità. Il biogas sarà bruciato per produrre energia elettrica (centrale a biomasse) mentre il compost sarà venduto per essere utilizzato in vari settori industriali, nell’edilizia e come fertilizzante.

Tutte le operazioni si svolgeranno al chiuso, dall’arrivo dei camion di rifiuti fino al compostaggio. Inoltre l’impianto è servito da una viabilità dedicata che si stacca dalla Nazionale del Piemonte in località Ponte della Volta per raggiungere direttamente le aree di Ferrania. L’investimento si aggira intorno ai 13 milioni di euro.

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