Immensa tragedia

Attentato di Parigi: le reazioni dei savonesi, tra solidarietà e rabbia fotogallery

Risveglio shock dopo i tragici fatti francesi: molti commentano, altri si chiudono nel silenzio. Annullata la premiazione per i 10 milioni di passeggeri a Savona

parigi

Provincia. Una serata e una notte shock, un risveglio ancora più terribile. Il mattino dopo, quando il bilancio dei tragici eventi di Parigi inizia a diventare chiaro, i savonesi sono chi impietrito, chi furioso, chi preoccupato per il futuro. In tutta la provincia si annullano eventi per rispetto dei morti, come ad esempio la premiazione prevista al Palacrociere di Savona per il traguardo dei 10 milioni di passeggeri.

Intanto nei bar savonesi, reali o virtuali, non si parla d’altro che dell’attentato francese, di “quanto è pericoloso l’Isis”, della “terza guerra mondiale in arrivo”; si riflette sul fatto che “questi non sono islamici, ma assassini” o al contrario si invocano gli “aerei da guerra in volo, subito”. Mentre qualcuno lancia una proposta: ritrovarsi tutti, questa sera alle 18, in piazza Mameli davanti al monumento ai Caduti per commemorare le vittime parigine.

ATTENTATO DI PARIGI

Ed esattamente come sta accadendo per la gente comune, anche il mondo politico sta reagendo e commentando l’attentato di Parigi. “‪‎Francia‬ sotto attacco per la seconda volta. Cosa aspetta l’‪ ‎Europa‬ a difendersi? – scrive su Facebook il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti – Ora vediamo chi è il primo a convocare qualche marcia della pace! Non è più l’ora dell’ipocrisia ma di una risposta efficace. Il terrorismo‬ si sconfigge a casa sua. Intervenire contro l’‪Isis e schierarsi al fianco di Israele‬”. Poche parole per il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Andrea Melis: “Sono allibito da quanto avvenuto a Parigi. Non ho parole, una mattanza. Vergogna. Vergogna. Vergogna”. La parlamentare Anna Giacobbe, invece, decide di lasciar parlare una sola immagine, un simbolo della pace con all’interno una Torre Eiffel.

Attentato di Parigi, le immagini

Anche il consigliere regionale Angelo Vaccarezza sceglie di affidare il proprio pensiero a un’immagine: è una fotografia nella quale si vedono due donne, una (Oriente) con il volto coperto e gli occhi aperti, l’altra (Occidente) con il viso scoperto e gli occhi bendati.

Attentato di Parigi, le immagini

“Alla follia omicida del terrorismo si risponde solo con i valori immortali della libertà, dell’uguaglianza, della fraternità – scrive Giovanni Lunardon – Piangiamo l’orrore di Parigi insieme al mondo intero. Hanno colpito lì dove le persone stavano bene insieme. Dove c’era divertimento e spensieratezza. La musica, la cultura, lo sport, la convivialità. Noi non vogliamo farci sconfiggere dalla paura né dalla follia del terrorismo. Oggi ci stringiamo attorno ai parigini. Convinti che dovremo continuare a coltivare e a difendere la cultura, la democrazia, la libertà, la laicità. Le cittadine e i cittadini genovesi si ritrovino dunque in piazza Matteotti, davanti all’ingresso della mostra ‘Brassai, pour l’amore de Paris’ dalle ore 15 in poi per portare idealmente solidarietà al popolo francese. Per l’occasione la mostra, oggi e domani, sarà ad ingresso libero”.

Poco dopo arriva il commento anche di FutureDem Liguria: “Gli attentati di ieri notte a Parigi hanno voluto colpire il cuore dell’Europa e i suoi ideali di pace e libertà, per questo aderiamo a tutte le manifestazioni di solidarietà che sono in corso di organizzazione in tutta la Liguria, invitando tutte le persone che si riconoscono nei valori della libertà e della democrazia a prendervi parte, convinti che la risposta all’odio, a chi vuole farci chiudere in noi stessi e magari pensare che lo scontro sia l’unica soluzione, sia chiedere ‘più Europa’ e il sentirci più europei. Scendiamo in piazza quindi ancora una volta per dire che il coraggio del dialogo è più forte di qualsiasi terrorismo.”

Duro il commento della segreteria regionale di Alternativa Tricolore: “La nostra solidarietà a tutti i francesi residenti nella nostra Regione e all’intero popolo transalpino colpiti dalla violenza fanatica e folle dei militanti islamici che in nome di una religione legittimano l’odio la violenza e  la morte. Massima attenzione da parte del Ministero degli interni, sospensione di tutte le operazioni che favoriscano l’arrivo di nuovi migranti o ‘presunti profughi’ tra i quali si annidano cellule terroristiche e messa al bando l’insieme della filiera che, a partire dalla predicazione d’odio nelle moschee  culmina poi negli attentati terroristici islamici”.

Rabbia e fierezza risuonano nelle parole del vicesindaco di Savona, Livio Di Tullio: “Non ci farete diventare crudeli e stupidi come voi… non vincerete mai… il nostro coraggio sarà sempre più forte della vostra viltà”. Sergio Lugaro, assessore comunale a Savona, ricorda “quando i miei Genesis suonavano al Bataclan… ora li si ammazza in nome di falsi idoli. Siate maledetti” tuona, mentre posta un’immagine della Torre Eiffel. Mentre un altro assessore savonese, Isabella Sorgini, affida il proprio pensiero ad una semplice immagine: un occhio francese che piange. Stessa scelta anche per l’ingauno Guido Lugani.

parigi

Il sindaco di Tovo San Giacomo, Alessandro Oddo, lancia una critica a quelli che in queste ore sono additati come “sciacalli” politici: “Momenti terribili come questi sono i migliori per decidere di non seguire più certi account particolarmente inopportuni e gonfi di certezze”. Ed oggi il consiglio comunale di Tovo, all’apertura della seduta, ha osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime ed i feriti della strage di Parigi ed ha approvato un documento di vicinanza al popolo francese.

“D’impulso scrivo ‘io sono Parigi’, poi mi domando a quando l’Italia – scrive il sindaco di Pontinvrea Matteo Camiciottoli – questo è frutto di una politica dell’immigrazione selvaggia che permette a gruppi terroristici di portare i suoi uomini tra noi pronti ad agire. E allora se lo diciamo, siamo razzisti, se pensiamo che in Italia ci puoi stare solo se hai un lavoro e una casa, se paghi le tasse, se rispetti le mie regole siamo razzisti. Scrivo questo con convinzione sicuro che perderò qualche amico ma è il prezzo che si deve pagare se si vuol esprimere le proprie idee liberamente: sono miei fratelli gli stranieri che vivono in Italia lavorando, pagando le tasse, e che rispettino la religione che vige in questo paese e le leggi che ci sono in questo paese. Detto questo sono razzista verso un governo che per arricchire le sue cooperative fa dell’immigrazione un business senza dare importanza al fatto che sta importando anche terroristi, sono razzista verso i buonisti di stato che che così si lavano la coscienza, sono razzista verso quei presidi che non fanno il presepe per non offendere i bambini mussulmani, sono razzista verso chi continua a permettere di erigere moschee che sono luoghi dove si inneggia alla guerra santa, sono razzista perché unitaliano che ruba una mela per fame va in galera e uno straniero che commette un reato non viene espulso.  Basta col buonismo di stato, basta porgere l’altra guancia, chi sta in Italia deve essere identificato e identificabile altrimenti fuori dai coglioni, deve rispettarmi per essere rispettato se le cose non cambiano a quando scriveremo, “Io sono Italiano”.

“Ancora pensate che non siamo già in trappola? – si chiede l’assessore di Albisola Superiore Roberto Gambetta – Volete provare a prendere un aereo e farmi credere che partite tranquilli? Prendere un treno per Roma o una metro a Londra siete tranquilli o vi guardate intorno e iniziate ad essere diffidenti con il vostro vicino di viaggio…? Qualche domanda in più me la farei…”.

“Cordoglio, solidarietà ma anche analisi e severa critica. Purtroppo, per colpa di sinistre politiche, non possiamo considerarci esenti dal rischio” è il commento di Emiliano Martino, portavoce provinciale di Fratelli d’Italia, che rilancia anche un’immagine con lo slogan scelto in queste ore dal suo partito: “Solidarietà e rabbia, con il popolo francese per l’Europa colpita al cuore. Non è terrorismo, è guerra”.

“Oggi non è giorno per ragionare, oggi è giorno per essere inc…ati – scrive l’ex sindaco di Alassio, Roberto Avogadro – inc…ati per 30 anni di errori e miopia che ci hanno portato a questo punto, e tra gli errori metto anche il buonismo”.

ATTENTATO DI PARIGI

Questo invece il commento di un altro politico di Savona, Pietro Li Calzi: “Si legge di frontiere blindate, respingimenti di massa, epurazioni… certo, il sentimento di molti (anche comprensibile, visti i fatti) è questo. Tuttavia il mondo ormai è talmente globalizzato che non credo possibile un simile scenario. Oggi è il momento dello sgomento, della rabbia, della tristezza, della paura, dello sconforto. Ma anche quello in cui l’occidente e tutte le persone di buona volontà, sono chiamati a reagire. Quel che è certo è che il mondo occidentale, la cultura occidentale, sono sotto assedio.. Ma temo che non sia solo un problema di fanatismo religioso… questo è probabilmente soli il mezzo utilizzato… Il problema è che stanno dimostrando di poter colpire ovunque e chiunque… Una strategia del terrore in piena regola, che mi rimanda tanti a quella messa in atto dal terrorismo interno negli anni 70-80. Se avessero voluto, probabilmente ieri avrebbero anche potuto uccidere il Presidente della Repubblica Francese, con tutto quello che rappresenta… e io questa cosa la leggo, rabbrividendo, come un avvertimento in piena regola…”.

Una riflessione arriva anche da un savonese che non si occupa di politica ma è molto noto nel mondo per la sua attività di cantante lirico, Matteo Peirone: “Anche questa notte sono vicino agli amici parigini e ai fratelli francesi per difendere i nostri valori occidentali. Libertà, fraternità e uguaglianza che la Francia ha insegnato al mondo e che noi dobbiamo difendere dal buio del fanatismo e del fondamentalismo religioso. Viva la Repubblica francese e viva l’Europa!”.
Anche il movimento di centrodestra “Politica per passione” ha espresso cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime di Parigi. “Una lunga notte ieri 13 novembre 2015 vissuta in tutta la Francia ma più in generale in tutta l’Europa e in tutto il Mondo. Molte persone si sono trovate inermi davanti ai fucili di quelli che i compagni definiscono ‘fratelli musulmani’, le altre più fortunate come noi commosse ed impaurite davanti allo schermo. Oggi tutti cerchiamo i colpevoli di questi tristi avvenimenti, tempo perso perché è il momento di trovare soluzioni quelle che fino ad ora nessuno ha mai avuto il coraggio di attuare per paura di essere considerato un ‘razzista’. Aveva ragione la Fallaci: ‘E’ in atto una Crociata all’inverso. Abituati al politically correct non capite che è in corso una guerra. Cannoneggiate dalla nostra debolezza e cecità, le mura delle nostre città sono già cadute’. Sveglia, gente, sveglia! Intimiditi come siete dalla paura d’andar contro corrente oppure d’apparire razzisti non capite o non volete capire che qui è in atto una Crociata all’Inverso”.

Questo invece il messaggio che arriva dalla presidenza di Arci Savona: “Piangiamo l’orrore di Parigi insieme al mondo intero. Hanno colpito lì dove le persone stavano bene insieme. Dove c’era divertimento e spensieratezza. La musica, la cultura, lo sport, la convivialità. Noi non vogliamo farci sconfiggere dalla paura nè dalla follia del terrorismo. Oggi, noi dell’Arci, ci stringiamo attorno ai parigini. Convinti che dovremo continuare a coltivare e a difendere la cultura, la democrazia, la libertà, la laicità”.

“Siamo vicini alle famiglie delle vittime e solidali al dolore di un’intera nazione” ha dichiarato Sonia Viale, segretario regionale della Lega Nord Liguria e vicepresidente della Regione Liguria che questo pomeriggio, insieme ad alcuni militanti della sezione di Ventimiglia del Carroccio, ha depositato un mazzo di fiori sul confine per rendere omaggio alle 128 vittime della strage di Parigi e per esprimere vicinanza al popolo francese.

“La Regione Liguria è a disposizione per quanto è di sua competenza in materia di sicurezza” ha detto la vicepresidente e assessore regionale alla Sicurezza Viale, che in queste ore ha avviato contatti con la prefettura. “Al primo posto viene la sicurezza e la tranquillità dei liguri – ha dichiarato Viale – e mi farò promotrice di ogni iniziativa volta in tal senso. Tuttavia, durante il mio sopralluogo di questo pomeriggio, ho riscontrato la totale assenza di controlli, dalla parte italiana del confine, nonostante i proclami di queste ore da parte del ministro Alfano”.

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