Varazze. Non ce l’ha fatta Riccardo Cinco, l’imprenditore varazzino ricoverato presso lo specializzato centro di riabilitazione di La Spezia dopo l’aggressione subita sull’Aurelia a Varazze da un giovane albanese Sabit Gabraj, che si era consegnato alla polizia dopo due giorni di ricerche sul responsabile.
Cinco era stato a lungo ricoverato presso il reparto di Rianimazione dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, prima del suo trasferimento presso il centro spezzino. Qualche giorno fa, infatti, il risveglio dal coma e l’inizio di una prima fase di riabilitazione, anche se le sue condizioni sono sempre state giudicate gravi, fino al tragico epilogo di questa notte con il decesso.
Fatale il grave trauma cranico riportato da Cinco dopo il violento pugno al volto ricevuto dall’albanese, che lo ha fatto cadere a terra. Con la morte del 44enne varazzino cambia anche la posizione di Sabit Gabraj, difeso dagli avvocati Claudio Marchisio e Dominique Bonagura, che ora rischia l’accusa di omicidio preterintenzionale.
Intanto la salma di Riccardo Cinco è a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura savonese sull’aggressione risultata mortale: l’autopsia potrebbe sciogliere gli ultimi dubbi sul nesso causale diretto tra il pugno e la lesione mortale alla testa.
Riccardo Cinco lascia due figli e la moglie Monika, un dramma che non ha parole. La donna è piombata in una tragedia senza senso. “Fino a pochi giorni fa avevamo delle speranze, era uscito dal coma e riconosceva le persone. Riusciva a muovere la testa per comunicare. Stamane il dramma”.
Monika quella sera era col marito quando il giovane albanese era stato aggredito. “Una serata di festa finita in tragedia”.
“Un amico di infanzia che conoscevo da anni e che tutti a Varazze conoscevano. Un grave lutto per tutta la nostra cittadina. Abbiamo sperato fino all’ultimo in una ripresa e questa mattina la terribile notizia. A titolo personale e come amministrazione comunale siamo vicini alla famiglia” ha commentato il sindaco Alessandro Bozzano.