Deriva centralista?

Riforma porti, dibattito in Consiglio regionale: “Accentramento preoccupante”

rixi bomboniere

Liguria. Alice Salvatore (Movimento 5 Stelle), con un’interpellanza sottoscritta anche dagli altri componenti del gruppo, Francesco Battistini, Marco De Ferrari, Andrea Melis, Gabriele Pisani e Fabio Tosi, ha chiesto alla giunta, poiché il presidente è membro dei Comitati Portuali, quale posizione assumerà nei confronti “dell’allarmante accentramento dei poteri da parte del Governo di Roma nella concerne la portualità e perché la Giunta non ha manifestato preoccupazioni nella Conferenza delle Regioni in merito al Piano Strategico Nazionale della Portualità e della Logistica (PSNPL) proprio in relazione alla futura perdita di potere in seguito all’approvazione della riforma”.

Salvatore si riferisce alla riforma della legge 84 del 1994 conseguente al Regolamento europeo n. 1315 del 2013 e al prossimo recepimento della direttiva UE 2014/25 in materia di aggiudicazione dei contratti di concessione per aree e banchine. “Il progetto di riforma prevede un accorpamento delle Autorità Portuali e la creazione di una struttura governativa dedicata ai traffici portuali, con forti poteri di pianificazione, gestione e controllo, ora affidati all’Autorità Portuale – ha spiegato il consigliere – nel frattempo i terminalisti chiedono di rinnovare le concessioni, ai sensi del Codice della Navigazione e, quindi, in senso contrario rispetto a quanto previsto a livello europeo, dove non si possono prorogare concessioni impedendo di valutare la proposta migliore”. Salvatore ha ricordato il caso di Trieste dove era stata aperta una procedura di pre-infrazione alla Commissione Europea sul rinnovo di tre concessioni pluridecennali.

L’assessore allo sviluppo economico Edoardo Rixi ha risposto che la giunta è preoccupata per la piega che sta prendendo la riforma dei porti predisposta dal ministro Delrio. “Pensavamo a un sistema che facesse riferimento a due autorità portuali per i mari Ligure e Tirreno, con una integrazione forte fra i porti liguri invece vediamo che Savona verrebbe accorpata a Genova e La Spezia inserita nel sistema dell’Alto Tirreno. Sia chiaro, noi non sosteniamo una visione campanilistica ma una strategia che valorizzi le differenze e le potenzialità presenti sul territorio, con una cabina di regia nazionale”.

Rixi ha rilevato che il raddoppio di Suez aumenta la competitività dell’area mediterranea rispetto al Nord Europa e, quindi, i porti italiani hanno una opportunità storica “che temiamo venga persa con grave danno per tutti. Speriamo di sbagliare: i prossimi incontri che avremo in sede governativa ci consentiranno di essere più precisi”.

Alice Salvatore ha detto: “Anche le parole dell’assessore confermano che la deriva centralistica e autoritaria del Governo Renzi sta portando l’Italia alla rovina. Dobbiamo sviluppare una battaglia comune di Consiglio e Giunta per fare pressioni su Roma perché abbandoni il suo autoritarismo”.

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