416 bis

‘Ndrangheta, latitante calabrese della “cosca Iamonte” arrestato a Savona

Dei dieci affiliati, l’unico sfuggito alla cattura è stato proprio Malaspina, irreperibile già dal momento in cui i militari hanno bussato alla porta della sua abitazione di Melito Porto Salvo

consolato malaspina

Savona. I carabinieri del Nucleo Investigativo hanno arrestato a Savona Consolato Malaspina, 62 anni, di Melito Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria. Un arresto avvenuto in esecuzione di una misura cautelare in carcere disposta dal Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della DDA del capoluogo reggino.

L’arresto, secondo quanto raccontato dai carabinieri, rientra in una più vasta operazione condotta dal Comando Provinciale CC di Reggio Calabria, che ha smantellato la “società” di ‘ndrangheta di Melito Porto Salvo, colpendo la “cosca Iamonte” attiva sul versante del basso ionico. In totale sono stati assicurati alla Giustizia 10 appartenenti all’associazione a delinquere perseguita dall’articolo 416 bis del codice penale.

Le indagini condotte dai militari del Nucleo Investigativo di Reggio Calabria hanno permesso di far luce su traffici di sostanze stupefacenti ed armi, nonché sulla commistione tra amministratori locali di quella zona ed imprenditori affiliati alla cosca, quest’ultima capace di condizionare gare d’appalto bandite dai comuni del basso Ionio.

Dei dieci affiliati, l’unico sfuggito alla cattura è stato proprio Malaspina, irreperibile già dal momento in cui i militari hanno bussato alla porta della sua abitazione di Melito Porto Salvo.

Grazie all’immediata attività info-investigativa intrapresa dal Nucleo Investigativo reggino e dal locale Nucleo Investigativo dell’Arma, venivano acquisiti indizi importanti che consentivano di ritenere che Malaspina avesse raggiunto la Liguria, spingendosi fino in provincia.

Il lavoro dei militari del Comando Provinciale ha permesso, non con poche difficoltà, di rintracciare il latitante mentre a bordo di un’autovettura si stava recando da Ventimiglia fin verso Genova, percorrendo l’autostrada A10. Una volta “agganciato”, è stato immediatamente bloccato all’altezza dello svincolo di Savona e tratto in arresto.

Il 62enne non ha opposto resistenza ed è stato ristretto presso il carcere di Savona. Gli inquirenti e gli investigatori sottolineano “la posizione di rilievo assunta da Malaspina all’interno dell’organizzazione ‘ndranghetista, per conto della quale era “depositario delle regole” dell’associazione, come anche ben spiegato dal collaboratore di giustizia Giuseppe Ambrogio, le cui dichiarazioni sono state considerate altamente attendibili e illuminanti dalla DDA di Reggio Calabria”.

La  Riviera risulta ancora una volta coinvolta in indagini di ‘Ndrangheta. Basta pensare alla recente sentenza “La Svolta” che, nel primo grado di giudizio, ha storicamente sentenziato l’esistenza a Ventimiglia di una Locale direttamente riconducibile alle potenti cosche della Piana di Gioia Tauro (RC), nonché di un’altra struttura ‘ndranghetista autonoma operante nella zona di Bordighera.

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