Savona. “La politica è una cosa seria. Non è fatta di rumors, ma di certezze e soprattutto di trasparenza. Le cose segrete non mi sono mai piaciute”. Livio Di Tullio, ex segretario provinciale del Pd, attuale vicesindaco di Savona, con un passato da sindacalista della Fiom e poi da segretario della Cgil quelle parole le conosce a memoria e sono diventate le linee guida del suo pensiero politico. Lo dice apertamente, come è solito fare, anche per mettere ordine ad un periodo di confusione.
Confrontandosi con il cronista di Ivg.it lo ripete due volte per evitare equivoci. E a proposito di equivoci Livio Di Tullio smentisce contatti con Sergio Cofferati. “Non lo sento dalle primarie da quando cioè è uscito dal Pd. Nessuna telefonata e nessun contatto. Non parliamone più. Di parole ne sono state dette davvero troppe. Stop”.
Più volte si è parlato di Livio Di Tullio come possibile successore di Federico Berruti, ma lo stesso Di Tullio frena? “Voci, solo voci. In questo momento c’è anche molta confusione e forse è il caso di ragionare a bocce ferme. Lo dico per il bene di tutti. Ritroviamoci alla vecchia maniera, parliamo e confrontiamoci. Solo così troveremo coesione e avremo anche le idee un po’ più chiare”.
Ci spieghi meglio: “C’è una conferenza programmatica all’orizzonte ed è a quella che io miro. Se poi vengono fuori nomi o altre situazioni sono pronto a discutere e a fare delle valutazioni. Ma tutto deve essere “giocato” alla luce del sole. Chi mi conosce lo sa che a me le riunioni nelle segrete stanze non piacciono ed ecco perché smentisco pubblicamente qualsiasi rapporto “segreto” con Cofferati o con altri. Poi se sarà necessario faremo anche le Primarie”.
Livio Di Tullio però dice anche altro: “In questo momento il Pd cittadino come quello in regione. Il Partito democratico ha necessita di ritrovarsi anche per dare un contributo concreto nel superamento delle problematiche che più stanno a cuore ai cittadini di questa regione. Ci riusciremo, ne sono certo, ma solo attraverso discussioni costruttive”.