Protesta regionale

La scuola ancora in piazza contro la riforma: “No al modello verticistico e competitivo”

No alla legge "Buona Scuola" e rinnovo dei contratti scaduti da sei anni

cronaca

Savona. Sindacati in piazza anche in Liguria per la manifestazione nazionale l’#unionefalascuola. Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals si sono dati appuntamento sotto la sede della Prefettura di Genova per protestare contro la legge 107, meglio nota come ‘Buona scuola’ e per chiedere il rinnovo del contratto collettivo nazionale. La manifestazione di protesta a livello regionale ha visto una folta delegazione savonese, tra personale della scuola e organizzazioni sindacali di categoria.

“Riteniamo che la legge 107 vada modificata profondamente – spiega Claudio Croci, segretario regionale Flc Cgil – perché crea scuole di serie A e scuole di serie B, con una forte limitazione dei diritti costituzionali come la libertà di insegnamento”.

“Si sta accentuando un modello di scuola verticistico – aggiunge Monica Capra, segretario regionale Cisl scuola – fino ad oggi la scuola ha funzionato come modello di cooperazione, partecipazione e inclusione sociale e sacrificare questi fattori pensando che sulla competizione si possa costruire una scuola migliore è profondamente sbagliato”. Per il segretario regionale Filippo Rebaudo dello Snals “si tratta di una legge imposta. Basti pensare al caos sulle immissioni in ruolo che hanno riguardato di fatto una stabilizzazione di personale e non nuove assunzioni come vengono sbandierate dal Governo”.

Il secondo tema della manifestazione è la richiesta del rinnovo di un contratto collettivo fermo da sei anni: “Questo blocco ha già fatto perdere ai lavoratori della scuola una parte inaccettabile del loro potere d’acquisto – spiega Corrado Artale, segretario regionale Uil scuola – e siamo anche qui per ribadire che il principio della contrattazione collettiva nazionale non si tocca. C’è il tentativo di riportare lo status giuridico ed economico del mondo della scuola a riserva di legge e questo è inaccettabile”.

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