Sette notte

Alla scuola della Filarmonica di Finale Ligure record di iscritti, ora sono 100

Registrato un tasso di incremento degli allievi di circa il 280% rispetto al 2014

Spartito pentagramma

Finale Ligure. Sono circa 100 gli allievi iscritti ai corsi attivati gradualmente dal 1° ottobre al maggio 2016 alla scuola di musica della Filarmonica di Finalborgo.

E’ un innegabile ottimo risultato di partecipazione alle lezioni di canto, allo studio degli strumenti a fiato, percussioni, arco, pianoforte; alla formazione di giovani “disc-jockey” e, particolarmente, la “gettonata” richiesta di avvicinamento alla musica di bebè e fanciulli (0-8 anni).

In una dimensione territoriale dove l’offerta musicale è numerosa sia in termini di esecuzioni che di iniziative educativo/formative (scuole primarie e medie, associazioni del terzo settore, musicisti liberi professionisti, ecc.), un tasso di incremento degli allievi di circa il 280% rispetto al 2014 (26 iscritti) è, senza dubbio, un successo inaspettato da attribuire, probabilmente: allo innovativo laboratorio musico-motorio-espressivo per bambini suddiviso in fasce di età: da 0 a 3-5 anni e loro genitori e da 6 ad 8 anni (scuola primaria);  alla programmazione di corsi coerenti con i generi musicali e le modalità esecutive di maggior interesse per i giovani.

Friedrick Nietzsche sosteneva che la musica “è qualcosa per cui vale la pena di vivere sulla Terra”. Si potrà non condividere il filosofo, ma è pur vero che attualmente la musica permea totalmente la nostra vita. E’ ascoltata in ogni luogo, in occasione di ogni evento lieto o triste, pubblico o privato, laico o religioso; è diffusa con ogni mezzo (telefonino, radio, televisione, ecc.); è suonata con strumenti classici e gli apparati elettronici che la tecnologia offre).

Ma sono, soprattutto, i generi musicali (classica, popolare, folkloristica, etnica, ecc) e le modalità che si susseguono tutt’ora nel tempo ad indirizzare, principalmente i giovani, all’ascolto od alla esecuzione (individuale od a gruppi, professionale od amatoriale) delle composizioni musicali e, di conseguenza, allo studio dello strumento da utilizzare.

Le esperienze acquisite sul campo, confermando queste considerazioni, hanno orientato la programmazione dei seguenti corsi gestiti da musicisti/docenti professionisti: canto (Pier Luigi Rosso); chitarra classica (Edoardo Chiesa); percussioni (Andrea Carattino); ance (Mattia Rizzuti); D.J. (Massimo Crippa); saxofono (Fabio Icardi); pianoforte (Elena Piccione); violino (Federica Della Janna); collettivo bambini più piccoli (Federica Della Janna).

Se, come sostiene Philip Ball’ (“L’istinto musicale”), l’essenza della musicalità “quasi tutti la possediamo” a prescindere dall’essere musicisti (professionisti ed amatoriali), perché non promuovere l’approccio all’educazione musicale sin dalla tenera età usando adeguati modelli pedagogici, con il coinvolgimento attivo di genitori e di tutti coloro che si prendono cura dei bambini?
L’idea, accettata con grande entusiasmo, si è concretizzata in un percorso formativo articolato in due fasi: “Musica in culla”. Laboratorio musico-motorio-espressivo, per i fanciulli da 0 a 3 anni tenuto da due operatori specializzati in tale metodologia (Antonella Toso, Claudio Massola), con l’obiettivo di guidare ciascun bambino ed i suoi genitori nel percorso di apprendimento della musica e dei linguaggi espressivi.
E’ vivere un viaggio straordinario insieme al proprio figlio, immergersi con lui nella musica dal vivo (melodie, ritmo, movimento), regalarsi la grande opportunità di apprendere la musica per farne poi quello che la musica profondamente è: gioco, libertà, espressione, comunicazione.

“ABC del DOREMI” (Metodologia Orff) Indirizzato ai bambini dai 3 ai 5 anni con i loro genitori e dai 6 agli 8 anni, “Abc del doremi” è sperimentare il mondo della musica, non attraverso nozioni e procedure standardizzate, bensì attraverso il corpo, la voce, uno strumentario (Orff) appositamente pensato per i bambini. Tutto ciò che è fisico, creativo e collettivo motiva ed emoziona e coinvolge il bambino. Dopo aver esperito con mezzi corporei, vocali e strumentali didattici e in forma creativa i fondamenti musicali ritmici e melodici, suonare uno strumento significherà possedere un modello di pensiero e di tecnica musicale già formati. (Docenti : Manuela Allemano – Marco Massola)

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