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Borghetto, a Palazzo Pietracaprina c’è “La Grande Terra”

L'opera sulla prima guerra mondiale firmata da Alessandro Gimelli e Luca Berto sarà proiettata martedì 6 ottobre alle 21

Borghetto Santo Spirito. Martedì 6 ottobre alle 21.00 nella sala di Palazzo Elena Pietracaprina di piazza Libertà, il giornalista Luca Berto ed il fotografo e creativo loanese Alessandro Gimelli presentano la terza proiezione del loro cortometraggio  sulla prima guerra mondiale “La Grande Terra”.

Il cortometraggio vede protagonista Mattia Pizzo ed è stato girato all’interno del cinema-teatro “Loanese” di via Garibaldi a Loano, chiuso al pubblico qualche mese fa e ora completamente smantellato. A completare il “cast” la voce dell’attore loanese Simone Torterolo, di ritorno in Liguria dopo aver frequentato per due anni la Fonderia delle Arti di Roma.

La performance video teatrale si snoda in tre parti: l’attesa della partenza, la vita in trincea, il ritorno a casa. In occasione della proiezione di Borghetto, i testi saranno letti e interpretati dal vivo da Alessandro Gimelli.

“La prima guerra mondiale – spiegano gli autori del cortometraggio – è stato il primo conflitto della storia ad essere raccontato in gran parte dagli uomini che l’hanno combattuta. Che non sono i generali o gli ufficiali che hanno coordinato le azioni dei subalterni, ma i soldati semplici che per mesi e anni hanno vissuto in trincea in condizioni terribili e disumane. Le testimonianze, i diari di guerra, le lettere, le cartoline, sono migliaia. Basandoci su questi testi abbiamo cercato di ricostruire la storia di uno di questi uomini proprio in occasione del centenario dell’entrata in guerra dell’Italia, avvenuta nel 1915. Ringraziamo l’amministrazione comunale del sindaco Gianfranca Lionetti per averci concesso l’utilizzo della sala consiliare″.

“Il perno del progetto è lo ‘shell shock’ – precisa meglio l’autore dei testi Luca Berto – Il termine indica letteralmente lo shock da granata, il trauma da esplosione, da combattimento. Oggi lo chiameremmo sindrome da stress post-traumatico. Dal punto di vista clinico è stato proprio in occasione della prima guerra mondiale che la psicoanalisi e la psichiatria hanno iniziato ad interessarsi e a codificare tale patologia. Noi abbiamo voluto realizzare un progetto che raccontasse questo particolare aspetto della prima guerra mondiale, che probabilmente è poco noto ma esemplifica con chiarezza quelli che sono stati gli effetti della guerra sulle menti dei soldati che l’hanno combattuta in trincea“.

La performance video teatrale si snoda in tre parti: l’attesa della partenza, la vita in trincea, il ritorno a casa: “Da un punto di vista puramente temporale la guerra è una parentesi – continua il fotografo Alessandro Gimelli – Una ‘parentesi’ che in questi uomini che l’hanno combattuta è però durata tutta la vita. Noi abbiamo cercato di mostrarne i suoi effetti devastanti e perenni. ’La Grande Terra’ è stata girata in un giorno. Volevo un lavoro di ‘pancia’. Mattia Pizzo è stato molto bravo a interpretare una parte non facile. Non bastava conoscere l’argomento ma occorreva avere la giusta sensibilità. Mattia è riuscito a esprimere perfettamente i concetti che avevo in mente e che volevo emergessero nelle immagini. Simone Torterolo è stato eccelso: ha saputo dar voce a questi uomini con credibilità e giusta empatia”.

Quella di Borghetto Santo Spirito è la terza proiezione de “La Grande Terra”: il cortometraggio, infatti, ha debuttato il 16 luglio scorso al museo dell’orologio da torre “Bergallo” di Tovo, mentre il 31 agosto è stata ospitata nella sala del consiglio comunale di Toirano.

“Le prime due proiezioni hanno ottenuto un successo inaspettato – spiegano ancora Gimelli e Berto – Il pubblico ha dimostrato interesse e partecipazione e curiosità e desiderio di approfondire un argomento non molto conosciuto. Ciò prova ancora una volta il valore dell’arte e della cultura veicolati attraverso contenuti il più possibile godibili e accessibili”.

L’ingresso è libero.

Spiega l’assessore alla cultura Maria Grazia Oliva: “La proiezione del cortometraggio sarà l’occasione per riflettere ancora una volta sulla drammaticità e l’assurdità della guerra e sull’impatto devastante che i conflitti hanno sugli esseri umani”.

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