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Approvato il Piano di Sviluppo Rurale, Regione e Coldiretti soddisfatti: “Finalmente”

Liguria. “La priorità per la Liguria è lo sviluppo e questi soldi già nei prossimi mesi potranno finanziare nuove imprese, aiutare i giovani agricoltori e tenere in sicurezza un territorio fragile come il nostro, portando ricchezza e creando occupazione”. Il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti esprime soddisfazione dopo aver incontrato, con l’eurodeputato Alberto Cirio e l’assessore regionale ligure all’agricoltura Stefano Mai, nella sede del parlamento Europeo di Strasburgo, il Commissario all’agricoltura Phil Hogan.

L’obiettivo del confronto era concordare nel dettaglio le fasi di attuazione del Piano di sviluppo rurale (PRS), approvato ieri in Commissione, che porterà quasi 314 milioni di euro in Liguria. “Abbiamo atteso molto questo piano, bloccato da lungaggini burocratiche di vario tipo, e oggi grazie al lavoro della Commissione Europea con l’aiuto del Parlamento siamo riusciti a sbloccare questi fondi. Credo che già nel prossimo mese di novembre i primi bandi verranno pubblicati e quindi imprese e amministrazioni potranno agevolarsi di questo denaro”.

“Un accordo prezioso – ha invece sottolineato l’eurodeputato di Forza Italia, membro della commissione agricoltura, Alberto Cirio – Giovanni Toti in pochi mesi ha sbloccato quello che era fermo da un paio di anni e ce l’ha fatta attraverso un lavoro di squadra e mettendo a frutto i suoi rapporti a Bruxelles. Io come membro della commissione agricoltura ho fatto da ponte con il commissario Phil Hogan risolvendo dei problemi che sembravano insormontabili. Vogliamo cambiare questa Europa e non sprecare le opportunità che ci offre”.

L’assessore regionale all’agricoltura Stefano Mai ha invece sottolineato l’importanza del Piano soprattutto per la salvaguardia del territorio: “Sviluppando l’agricoltura nei territori rurali e montani possiamo fare un lavoro di contrasto al dissesto idrogeologico in una regione fragile come la Liguria. Facendo insediare nuove aziende daremo una risposta a quei territori che non riescono a fare interventi perché troppo onerosi o, addirittura, perché bloccati dal patto di stabilità. Sarà quindi uno strumento fondamentale per porre rimedio a questo fenomeno”.

toti strasburgo

“Finalmente, dopo oltre 14 mesi, il Psr spedito il 20 luglio 2014 nelle ‘grinfie’ di Bruxelles ha avuto il suo giusto riconoscimento ed è stato così approvato in sede comunitaria – è il commento del presidente di Coldiretti Liguria Gerolamo Calleri – È sicuramente un documento molto diverso da quello spedito in allora e che, sempre per volontà di Bruxelles, è stato talmente modificato da perdere, in alcuni suoi tratti, il contatto con la realtà territoriale ligure e con i desiderata dei suoi principali attori. Questi sono rappresentati principalmente dalle imprese agricole ma anche da un mondo rurale che attendeva l’approvazione del Psr 3 come possibile strumento di sviluppo di un entroterra sempre più flagellato da calamità naturali, rappresentate di volta in volta da inondazioni, frane e incendi, e dall’invasione degli ungulati. Ma prima di fare alcune considerazioni, un doveroso ringraziamento va al Dipartimento all’agricoltura, che è riuscito a portare a casa questa partita nonostante i molti incidenti di percorso che hanno fatalmente ritardato l’approvazione del documento”.

“Le nostre prime riflessioni – continua Calleri – ci portano a credere che, per evitare gli errori del passato e iniziare con il passo giusto questo nuovo percorso di rinnovamento, occorre predisporre una sorta di ‘filiera amministrativa’ a partire da coloro che scriveranno i bandi per arrivare, attraverso chi si adopererà per renderli operativi, a coloro che saranno chiamati a fare i controlli. Bandi scritta in maniera semplice, facilmente applicabili e controllabili, che badino più alla sostanza dell’investimento che alla forma, soprattutto quando la forma si traduce in burocrazia fine a se stessa”.

“Alcune cose ci piaceranno di più (per esempio le maggiori risorse in generale, soprattutto per formazione e consulenza, l’assenza degli assi di sviluppo, la maggiore intensità di contributo per gli interventi migliori) e altre saranno maggiormente da metabolizzare (il nuovo premio giovani, alcuni limiti agli investimenti per la trasformazione, la misura sulla cooperazione), ma sono convinto che la nostra organizzazione farà nuovamente valere i tanti meriti acquisiti sul campo, che ci hanno portato a presentare alla Regione oltre 3 mila istanze di contributo e a rappresentare circa il 40% del valore di tutte le domande di aiuto presentate”.

“Siamo certi che con il nuovo assessore – conclude il presidente – potremo predisporre anche gli strumenti normativi che ci mancano per sfruttare al meglio le opportunità economiche rappresentate dal Psr: penso soprattutto alla Legge Forestale e alle terre abbandonate, che devono rappresentare le nostre prossime risorse da sfruttare per aumentare il valore economico e il reddito delle imprese agricole e forestali”.

Al termine dell’incontro il Presidente Toti ha invitato il Commissario Hogan a visitare la Liguria per verificare insieme l’efficacia degli investimenti e il viaggio, come concordato, si terrà nei primi mesi del 2017.

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