Tesoro

Andora, il sindaco firma la petizione di Coldiretti per fare della pizza patrimonio dell’umanità

"Ogni ristoratore o pizzaiolo che utilizza prodotti del territorio tutela la tradizione italiana"

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Andora. A margine dei lavori dell’assemblea nazionale dell’Anci in corso di svolgimento a Torino, il sindaco di Andora Mauro Demichelis, ha firmato la petizione popolare promossa da Coldiretti per far proclamare dall’Unesco la pizza e l’arte di realizzarla “Patrimonio immateriale dell’Umanità”, degno di essere custodito, preservato, tramandato alle future generazioni, proprio come un tesoro.

“Come con la Carta di Milano firmata all’Expo, ho aderito alla petizione perché credo che sia necessario, soprattutto in questo periodo di crisi, porre al centro delle politiche nazionali ed internazionali la qualità dell’enogastronomia italiana, realizzata con i prodotti del territorio e secondo tradizione. Questa volta parliamo di pizza, ma potremmo fare lo stesso con il pesto o l’olio d’oliva – ha spiegato il primo cittadino di Andora – La pizza è un piatto conosciuto in tutto il mondo, ma si diversifica in ogni regione italiana con vari ingredienti. Può, quindi, ben rappresentare anche la varietà e la qualità dei prodotti del nostro Paese”.

“E’ necessario riconoscere, prima di tutto, che i ristoratori o i pizzaioli che, come succede ad Andora, utilizzano prodotti a km zero per realizzare la pizza o un piatto della tradizione, sono i primi a tutelare un patrimonio culturale italiano. Occorrono politiche innovative che rendano meno oneroso aprire e gestire attività di ristorazione tipica italiana ed aiutino le aziende agricole locali a competere nel mercato internazionale”.

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