Giù dalla sella

Albenga, sgominata dai carabinieri la “banda delle biciclette” fotogallery

Le 15 bici sottratte ritrovate avevano un valore totale pari a 25 mila euro circa

Albenga. E’ stata sgominata dai carabinieri la “banda delle biciclette” che questa estate ha messo a segno una serie di furti in tutta la città delle torri.

Dopo una fitta attività di indagine, i militari della stazione ingauna hanno denunciato all’autorità giudiziaria tre cittadini italiani e due marocchini, responsabili di almeno una quindicina di colpi ai danni di turisti e albenganesi ai quali sono state sottratte le biciclette di loro proprietà.

Tutto ha avuto inizio con il furto in via Episcopio ai danni di una coppia di coniugi tedeschi che, per visitare il museo diocesano, aveva legato le loro “due ruote” a una ringhiera per poi non trovarla più. Il medesimo copione si è poi ripetuto per tutta l’estate in varie zone della città. I militari dell’Arma, anche grazie all’ausilio delle telecamere, sono riusciti a individuare i cinque componenti della banda (tre albenganesi, che si occupavano dei furti veri e propri, e due ricettatori di origine marocchina che avevano trovato il canale giusto per rivendere le bici in Marocco) e il garage in cui nascondevano il loro bottino a due ruote, un box in via Isonzo.

I denunciati sono: F.A., di Albenga, 32 anni, pregiudicato; C.J., di Albenga, 22 anni, pregiudicato; C.M., anch’egli ingauno, 29 anni, pregiudicato; O.L., marocchino, 34 anni pregiudicato e regolare su territorio nazionale e il connazionale A.T., 36 anni, pregiudicato e clandestino. Tutti hanno precedenti specifici.

La banda operava così: gli “ingauni”, armati di tronchese, rubavano le biciclette per poi portarle nel garage di via Isonzo; i ricettatori, grazie a un canale francese e ai contatti nel paese d’origine, trovavano il modo di rivenderle in Marocco, creando così un giro d’affari piuttosto redditizio. Le 15 bici sottratte ritrovate in via Isonzo avevano un valore totale pari a 25 mila euro circa.

I carabinieri sono arrivati a loro grazie a un’attività informativa e di intelligence, e anche grazie all’uso del sistema di videosorveglianza attivo in città: in particolare le telecamere hanno immortalato due dei ladri in azione, uno dei quali indossava una maglietta nera con loghi piuttosto evidenti, che poi è stata rinvenuta a casa di F.A. nel corso della perquisizione domiciliare avvenuta a seguito del ritrovamento del nascondiglio delle biciclette.

Metà della refurtiva è già stata riconsegnata ai legittimi proprietari, contattati anche tramite mail grazie a un lungo e meticoloso lavoro di ricerca (molte vittime della banda sono infatti turisti stranieri, che erano giunti ad Albenga per trascorrere le vacanze).

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