Cambio

Albenga, gli scavi di san Calocero e la nave romana passano in gestione al Comune

"L'obiettivo è quello di rendere Albenga città leader nel turismo culturale"

Albenga. E’ stato siglato questa mattina dal sindaco Giorgio Cangiano e dal responsabile della Soprintendenza Vincenzo Tinè la convenzione che prevede il passaggio al Comune di Albenga della gestione degli scavi di San Calogero e della nave romana dell’isola Gallinara. La firma è avvenuta alla presenza del vice sindaco Riccardo Tomatis, del presidente della Fondazione Oddi Carlo Basso, della famiglia Costa dell’Istituto di Studi Liguri e della capitaneria di porto.

I dettagli organizzativi dell’accordo saranno definiti con precisione in seguito (il Comune gestirà i due siti attraverso la Fondazione di Palazzo Oddo), ma in ogni caso si è trattato del primo e importante passo che porterà l’amministrazione Cangiano a gestire direttamente due importanti tesori storici e culturali del territorio ingauno.

“Questo è un momento importantissimo per Albenga – ha spiegato Cangiano – Attendevamo questo ‘passaggio’ da molti anni. E’ la prima volta che un sito archeologico subacqueo viene preso in gestione da un’ente pubblico come un Comune. E il fatto che ciò stia avvenendo ad Albenga, patria dell’archeologia subacquea con Lamboglia, fa assumere a questa iniziativa un valore ancora più rilevante”.

L’iniziativa, fortemente voluta dal primo cittadino ingauno, si colloca nel solco di quanto avvenuto con la valorizzazione della via Iulia Augusta, dell’apertura al pubblico del sito di San Calocero e anche con il prolungamento dell’orario di apertura del museo del Fortino.

“L’obiettivo – precisano meglio dal municipio ingauno – è quello di rendere Albenga città leader nel turismo culturale. Il nostro territorio è ricco di tesori storici, archeologici e culturali che possono rivelarsi anche e soprattutto un’importante risorsa in grado di attirare appassionati e visitatori anche nei periodi di ‘bassa stagione’. Basti pensare al sito della nave romana, ad esempio: le richieste di immersioni e visite sono molto numerose sia in estate, ma anche in inverno”.

I tesori culturali di Albenga, quindi, come risorse culturali: “In un momento di crisi occorre mettere a sistema tutte le risorse disponibili. Il nostro obiettivo è quello di rendere Albenga meta turistica internazionale. E’ quello che abbiamo tentato di fare con lo sport ospitando un evento di rilievo nazionale e non solo come la tappa del Giro d’Italia. Ora vogliamo fare la stessa cosa con i nostri tesori culturali e archeologici”.

Tornando al passaggio di gestione, quello ratificato oggi con la doppia firma di Albenga è il primo “caso” nel nord-ovest italiano in cui la Soprintendenza collabora attivamente con un’amministrazione pubblica per la tutela e la valorizzazione “congiunta” di beni culturali e si inserisce nella più ampia apertura voluta dal Governo.

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