La manifestazione

“Notte bianca contro la “Buona Scuola”, insegnanti presidiano il Ministero dell’Istruzione

insegnanti protesta

Savona. Domani alle 16,30 davanti al sede del Ministero dell’Istruzione fiaccolata di protesta contro la legge 107/2015.

In concomitanza con le iniziative in molte città italiane tra cui Savona, nell’ambito della notte bianca della scuola pubblica, promossa dall’assemblea nazionale di Bologna del 6 settembre, Assemblea delle scuole di Roma, Autoconvocati scuola, Comitato per il sostegno alla Legge di iniziativa popolare Per la Buona scuola per la Repubblica, Coordinamento precari scuola, Illumin’Italia, Unicobas, USI e liberi cittadini parteciperanno al presidio, concomitante con l’incontro che le OOSS avranno con il ministro Giannini sull’applicazione della legge 107.

Sono previste cartoline itineranti della scuola statale: un set fotografico, seguito dalla lettura corale degli articoli della Costituzione, per ribadire il prosieguo della lotta e della resistenza alla 107 per la sua marcata incostituzionalità. Il presidio sarà collegato con quello al Senato, contro l’attacco contro la Costituzione.

E ci saranno anche molti insegnanti provenienti dalle province di Savona, Imperia e Genova.

I punti contestati, fanno sapere i gruppi coinvolti nella fiaccolata, sono: la scuola statale di qualità che sia ambiente di apprendimento e non di competizione: contro il “comitato di valutazione” e i presidi-manager; l’assunzione a tempo indeterminato di tutti i precari, contro il demansionamento e la precarizzazione dei docenti, in difesa delle graduatorie: no al piano-ricatto/truffa del Governo Renzi; il ripristino dell’orario scolastico e i relativi posti di lavoro prima dei tagli della Gelmini; la difesa e il rinnovo del contratto collettivo nazionale della scuola e per l’aumento del salario ai livelli europei;la contrarietà delle deleghe in bianco al Governo; la contrarietà all’avviamento precoce al lavoro gratuito previsto nell’alternanza scuola-lavoro; la contrarietà alla privatizzazione della scuola dell’infanzia statale e comunale e dei nidi; la contrarietà ai privilegi alle scuole paritarie e per il “senza oneri per lo Stato”; per la democrazia e la laicità della scuola, contro la delegittimazione degli organi collegiali; la contrarietà all’entrata dei privati nella scuola e la formazione di scuole di serie A, B, C… per una manifestazione nazionale della scuola e uno sciopero generale unitario contro le politiche di tagli economici e di aggressione ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici e alla democrazia del Governo Renzi e di quelli precedenti.-

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