Seconda puntata

I numeri del 118 nell’estate 2015: a Savona più emergenze che a Genova e Imperia

Continua il viaggio di IVG nelle statistiche del 118: la nostra provincia "regina" dei codici rossi e gialli, al San Paolo più casi gravi che al San Martino

Provincia. Seconda “puntata” dell’inchiesta di IVG.it nelle statistiche di questa estate del 118 savonese. Due giorni fa avevamo analizzato il numero di interventi in rapporto alla popolazione: ne era emerso che nella nostra provincia, in proporzione, escono più ambulanze rispetto a quelle di Genova e Imperia. Ma un altro dato distingue gli interventi delle ambulanze “nostrane” da quelle dei territori vicini, l’incidenza dei codici più gravi sul totale degli interventi: a Savona, in proporzione, ci sono più codici rossi che nelle altre province.

Per la nostra indagine abbiamo utilizzato i dati pubblicati su web dal 118 durante l’estate 2015, quindi gli interventi con ambulanza: dal novero restano dunque esclusi tutti gli accessi “autonomi”, che vanno ulteriormente ad appesantire il lavoro con una serie (tranne rare eccezioni) di codici bianchi o verdi da smaltire “quando si può”. Le statistiche che la redazione di IVG ha estrapolato da questi dati sono chiare: il 118 savonese, e quindi i Pronto Soccorso del territorio, affrontano in percentuale un numero di emergenze superiore.

Come termine di paragone abbiamo scelto la provincia di Genova e quella di Imperia. Dal 1 giugno al 31 agosto sono state nel savonese 530 le ambulanze entrate in Pronto Soccorso in codice rosso (il 4,13% delle chiamate totali), nel genovese 712 (il 2,72% del totale) e nell’imperiese 171 (2,05%). Una sproporzione evidente, dato che Savona ha quasi il 75% dei codici rossi di Genova e più del triplo di quelli di Imperia, nonostante la popolazione savonese sia soltanto un terzo di quella genovese e di poco superiore a quella imperiese.

La situazione si ribalta nei codici meno importanti: Savona ha avuto (sempre solo guardando gli accessi in ambulanza) 6955 codici gialli, 4390 codici verdi e 24 bianchi, rispettivamente il 65,74%, il 31,5% e il 13,2% di quelli genovesi. Mentre Imperia ha avuto un quarto dei codici rossi, meno della metà dei gialli, altrettanti verdi e più del quadruplo dei bianchi rispetto a Savona. Come a dire che a Savona è più facile che un’ambulanza esca in “rosso” o in “giallo” che altrove.

Una “discrepanza” spiegabile con l’afflusso dei turisti in Riviera, ma soltanto in parte dato che anche il Tigullio e l’estremo ponente sono affollate da non residenti durante l’estete. A riprova basta analizzare il dato relativo alle patologie: solo l’11,2% dei codici rossi è legato ad eventi traumatici, mentre i casi cardiologici, neurologici e respiratori da soli coprono oltre il 75% degli interventi. Un dato “correlabile” al turismo solo se si suppone una età media avanzata delle persone che si recano in Riviera.

Indicativo anche il dato legato agli accessi in codice rosso nei singoli ospedali, sempre dal 1 giugno al 31 agosto. Il San Paolo è quello che ne ha accolti di più in assoluto, 268: più anche del San Martino, 236 (che pure ha ricevuto codici rossi da tutte e tre le province). Il Galliera 117, Villa Scassi 147, Lavagna 181, Sanremo 74, Imperia 53: tutti meno del Santa Corona, che ne ha ricevuti 210 di cui 15 da Imperia. San Paolo “vince” anche sui codici gialli (3425, segue San Martino con 3066).

Ultimo dato significativo, sia a Savona che a Pietra sono arrivati più codici gialli che codici verdi (anzi i gialli sono il doppio dei verdi): in tutti gli altri ospedali di Imperia e Genova è il contrario, nessuno escluso. Anche questo dato può essere collegato al turismo: buona parte degli interventi legati a patologie traumatiche, infatti, non entrano in ospedale in codice rosso ma finiscono proprio per essere catalogati come “gialli”.

Insomma, dopo aver concluso che nella provincia di Savona si fanno, in proporzione, più interventi rispetto a quelle limitrofe, diventa chiaro anche come, almeno d’estate, le emergenze affrontate dal 118 siano in media superiori a quelle dei colleghi genovesi e imperiesi. Si lavora di più e su casi più gravi: “Sono dati che mi sorprendono un po’ – commenta il direttore del 118, il dottor Salvatore Esposito – anche perché di solito, in sede di valutazione annuale, i dati non si discostano da quelli regionali. Una volta c’era più disparità, ma ormai le centrali liguri si stanno uniformando. Di sicuro a influenzare questi dati c’è appunto l’afflusso dei turisti, che va un po’ a impattare sui codici rossi, ma anche la presenza sul territorio del Trauma Center del Santa Corona. Mi riservo di verificare che questi dati siano corretti, e nel caso di compiere ulteriori valutazioni”.

leggi anche
118 savona
Inchiesta
Pronto Soccorso savonesi in affanno, ecco perché: risorse da “piccola”, numeri da “grande”

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.