Cerimonia buddista

Noli fa da cornice ad un matrimonio gay: il “sì” di Sarah e Claudia fotogallery video

Si sono unite in matrimonio con un rito buddista

Noli. Un “sì” che per tutti ha solo un valore simbolico e nessun valore “legale” (almeno per il momento) ma che per loro ha un’importanza enorme perché è la prova, l’ennesima, del grande amore che le lega e che va al di là di tanti luoghi comuni e tanti pregiudizi e tante maldicenze.

Sarah e Claudia sono due giovani donne. Martedì scorso a Noli si sono simbolicamente unite in matrimonio con un rito buddista, una cerimonia pubblica che segue le promesse d’amore che si sono già scambiate in privato alla presenza di parenti e amici.

A contribuire alla riuscita della cerimonia c’erano la make-up artist Marzia Pistacchio, i fotografi Marco Toschi e Marcello Terruli di Wedding 2M e la video-maker Veronica Vescio, che hanno seguito passo passo la preparazione delle due spose raccontandone per immagini e parole l’emozione e le sensazioni.

“Sarah sembra fatta di angora, morbida , a tratti schiva, ed un sorriso che si apre sul bel volto sincero e contagioso – raccontano – Claudia è atletica, i tratti decisi, lo sguardo attento e pronto, le mani piccole cercano sempre Sarah, un ricciolo, un polso, un centimetro di guancia. Al trucco Sarah è stupita di quanta bellezza possa scaturire dal suo volto. Claudia no, si vede che quella bellezza la conosce bene e la assapora in ogni istante”.

Il sentimento che le lega è evidente: “Si amano. E noi ci rilassiamo. I pennelli scivolano veloci, le macchine fotografiche diventano avide e scattano affamate di quegli istanti preziosi”.

Fino allo scambio delle promesse. Le parole d’amore che si scambiano sono ispirate e ispiranti: “Io ti prometto che saremo famiglia in qualunque circostanza. Che manterrò sempre vive le attenzioni per te e per noi. Che non prenderò decisioni al posto tuo. Che non passerà un giorno senza un bacio. Che saremo quattro occhi che guardano nella stessa direzione”.

Truccatrice, fotografi e registi si fermano: “Le macchine fotografiche tacciono, posiamo pennelli e cipria. Siamo tutti assorti e completamente sconvolti dalla sacralità di questo matrimonio”.

Perché in qualsiasi modo lo si voglia chiamare, cerimonia simbolica, matrimonio o scambio di promesse, ciò che lega Sarah e Claudia non è diverso da ciò che lega qualsiasi altra coppia: l’amore è sempre amore.

leggi anche
gay sposi
Rispetto delle diversità
Trascrizione dei matrimoni gay celebrati all’estero, “i comuni del savonese cosa aspettano?”
Alassio, i matrimoni come nuovo "business turistico"
Lo voglio
Alassio, i matrimoni come nuovo “business turistico”
matrimonio nozze sposi
Set
Savona, nasce l’albo dei luoghi in cui è possibile celebrare il matrimonio civile

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.