L'intervento

Marco Melgrati: “Col Pd al potere un decennio di malasanità, pronto il dossier per la Procura”

L'ex consigliere regionale e ora vicecoordinatore ligure del partito di Berlusconi mette in evidenza gli errori commessi dalla giunta Burlando

marco melgrati

Alassio. Il dossier che evidenzia i mali della sanità in Liguria prende piano piano forma e di casi fatti emergere da Marco Melgrati, vicecoordinatore di Forza Italia, sono tanti. 

“In dieci anni di potere del Pd con gli appalti della gestione della Centrale unica degli acquisti ho scoperto gravissimi errori – dice l’ex consigliere in Regione ed un passato da sindaco di Alassio –  Sbagliare una volta un bando di gara d’appalto è possibile. Reiterare l’errore è nella migliore delle ipotesi incapacità, nella peggiore dolo! E intanto si pagano per anni servizi al 20% in più”.

Sotto l’amministrazione Burlando, secondo Melgrati, di errori ne sono stati commessi tanti ed ora passa al contrattacco con un dossier che si preannuncia voluminoso e che prenderà presto la strada della Procura della Repubblica. “Chissà – dice Melgrati –  magari sarà possibile rilevare risvolti penali-amministrativi, oltre che a una apparente disorganizzazione e a una gestione “allegra” e disinibita della Cosa Pubblica, con danno ai cittadini”.

Un attacco al cuore della coppia Burlando-Montaldo. “Nella loro lungimiranza politica, e non solo, avevano capito subito che la Centrale Regionale degli Acquisti, l’Ente che svolge su mandato della Regione tutti gli acquisti per la sanità ligure, era un centro di potere enorme – sottolinea il vicecoordinatore regionale del partito di Berlusconi –  Così decisero di non procedere, come invece la tanto decantata e mai attuata trasparenza avrebbero voluto o perlomeno consigliato, a un bando per la nomina a direttore di un servizio tanto delicato ma agirono d’imperio e nominarono direttamente il dottor Sacco”.

Altro elemento contestato da Melgrati: “Tra gli altri requisiti, costui aveva, anzi ha, quello di essere da sempre vicinissimo, probabilmente persino iscritto, al PCI-PDS-DS e amico intimo dei due potentissimi sodali. Eppure, all’epoca, il dottor Sacco risultava già indagato e, in seguito, condannato dalla Corte dei Conti per grave danno erariale per una gara per la fornitura di presidi per diabetici che oltre che causare fortissimi disagi ai pazienti gli valse una celebre puntata del Gabibbo. Nessuno trovò inopportuno nominare a capo di una struttura che ha il compito di ottenere risparmi un dirigente condannato per grave danno erariale, circa un milione di euro. Ora, visto l’andazzo delle nomine, e non solo, gestito dalla Giunta Burlando non c’è da stupirsi se per la nomina a siffatto Ente scelsero di premiare un loro “amico” da lunga data. Stupefacente – afferma Melgrati –  è invece il fatto che né Burlando né Montaldo abbiano mai adottato alcun provvedimento per porre rimedio ai danni evidenti e persino stigmatizzati da alcuni collegi di revisori dei conti che tale nomina ha determinato. Infatti, fin dalla sua nomina, coincidente con la creazione della CRA, il dottor Sacco ha guidato un Ente che, nel migliore dei casi, si può definire inefficiente e dannoso per le casse pubbliche”.

Secondo Melgrati “esistono molti modi per danneggiare le casse pubbliche. Uno, il più eclatante, è quello di truccare gli appalti, un altro, meno evidente ma forse ancor più dannoso, è quello di impostare gare eterne che vedono la conclusione dopo molti anni, molti anni in cui gli Enti procedono a continue e ripetute proroghe. Che bisogno c’è di truccare gli appalti quando si possono non fare? Ecco in Liguria l’azione della CRA si può stigmatizzare così: appalti per forniture di servizi importantissimi e lucrosissimi, per decine e decine di milioni di euro, prorogate per 4/5/6 anni, con enormi danni per le casse pubbliche. Parimenti, appalti per forniture di beni che si svolgono di norma assai più velocemente (questi non sono evidentemente soggetti a proroghe ) ma approdano spesso a risultati disastrosi, con durissimi contenziosi e enormi problemi per i cittadini”.

Nell’analisi ci si sofferma anche sull’appalto per la fornitura di presidi per diabetici “già finito con una pesantissima condanna per danno erariale a carico, tra l’altro, del dottor Sacco nelle sue vesti di provveditore dell’ASL 3, aggiudicata con nuova gara dalla CRA finiva nuovamente in un gran casino, con contenziosi durissimi, contestazioni da parte delle associazioni dei diabetici, prese di posizione”, ricorda Melgrati.

“Evidentemente il dottor Sacco non impara dai propri errori, come apparirà ancora più evidente nella gara per la fornitura del servizio di bioingegneria per l’assistenza sulle attrezzature mediche delle AA.SS.LL., bocciata per ben due volte dal TAR, ancora prima della presentazione delle offerte e che attualmente viaggia verso i sei anni di proroghe continuate e ripetute – afferma l’ex consigliere regionale di Forza Italia – Esistono, naturalmente, molti altri esempi di mala gestione degli appalti da parte di CRA, sia per la fornitura di beni, come quello per le lentine intraoculari, o quello dell’Emodialisi, recentemente bocciato dal TAR, che di servizi, come quello del lavanolo in proroga da circa sei anni e attualmente oggetto di un ricorso al TAR. Sei anni per appaltare il lavaggio di federe e lenzuola ci sembrano onestamente un’eternità. Se, poi, consideriamo che le proroghe vengono effettuate su prezzi di più di dieci anni or sono che, seppur rivisti dalla spending review , sono molto più alti di quelli attuali possiamo ragionevolmente parlare di danni erariali enormi. Inoltre, a causa delle proroghe assistiamo al malvezzo per cui lo stesso servizio, ancora oggi, viene pagato a prezzi notevolmente differenti dalle diverse AA.SS.LL.”.

Ancora Melgrati: “Ad esempio, la manutenzione sulla stessa apparecchiatura elettromedicale viene pagata molto diversamente dalla ASL 2 o dalla ASL 5. Quindi, mentre da una parte la Regione Liguria guidata da Burlando aumentava le tasse per la sanità ai cittadini liguri dall’altra lasciava che un fiume di denaro venisse sprecato con proroghe e proroghe che facevano felici solo le ditte fornitrici, per lustri. Tra l’altro, il 24 giugno sono apparsi sul Secolo XIX e su Repubblica le dichiarazioni del generale comandante regionale della Guardia di Finanza in cui rivelava che nella nostra regione sono stati aggiudicati in modo irregolare 150 milioni di appalti nella sanità, per la maggior parte espletati dalla Regione. Ora, siccome l’Ente che principalmente gestisce gli appalti in sanità per la Regione è CRA e dal momento che 150 milioni di euro sono circa un decimo di tutti gli appalti sanitari in Italia, è ragionevole pensare che buona parte di quegli appalti irregolari sia stato aggiudicato appunto da CRA”.

“Ecco dunque – conclude Melgrati .  perché ho deciso di vederci chiaro e approfondire i come e anche, per quanto mi sarà possibile, i perché di tale sperpero di denaro pubblico, evidenziando, laddove ci siano, responsabilità e anomalie e, siccome già da tempo sto analizzando con occhio critico dati già in mio possesso, nei prossimi giorni comincerò a denunciare ciò che secondo me non va, informandone, come mio dovere, qualora se ne ravvisi la necessità, anche la magistratura, sia contabile che penale”.

 

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