Stop al rumore

Guerra ai decibel di troppo, in Riviera stretta sulla movida di Ferragosto

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Albenga. Stretta sulla movida di Ferragosto in Riviera e in particolare ad Albenga e Loano. Sotto il comando dell’ufficiale Gianluigi Soro agenti della polmunicipale e tecnici incaricati dall’Arpal effettueranno controlli a campione contro l’inquinamento acustico.

“Controlli a sorpresa che non riguarderanno solo i locali – precisa l’ufficiale della polizia municipale  – ma anche quelle attività turistiche come spiagge o alberghi che d’estate e soprattutto nella settimana di Ferragosto fanno divertire i turisti con feste con dj o complessi musicali”.

Fioccano le lamentele, ma anche gli esposti di residenti e turisti intolleranti che scrivono al comando dei vigili o alla Procura per chiedere il rispetto delle regole. “Da qualche anno gli esposti sono diminuiti – dice il comandante Soro – ma ci sono e continuano ad arrivare in ufficio. Di norma comunque agiamo d’ufficio e non solo su indicazioni mirate. In un locale di Loano siamo andati più volte e alla fine sono scattate sanzioni amministrative anche pesanti. Superava di gran lunga i decibel previsti dalla legge e alla fine è stato costretto anche a chiudere per un periodo di tempo”.

Multe che, in alcuni casi, possono superare i 700 euro. Tanto che alcuni locali si sono attrezzati con misuratori elettronici, controlli frequenti con strumentazioni adeguate e barriere fonoassorbenti per non disturbare il sonno di quel bagnante dalla penna facile che scrive appena gli altoparlanti sparano i primi decibel.

I rumori notturni, ai quali d’estate, con le finestre aperte, si è più sensibili, causano una pioggia di lamentele e un gran daffare per i vigili urbani. Vero anche che la tolleranza delle persone è ormai pari a zero: nel mirino ci sono pure le sagre di paese, che in estate imperversano ovunque, i concerti, le birrerie e le discoteche all’aperto, ma anche i cani che abbaiano e i rintocchi delle campane. Quando non si riesce a dormire a causa del caldo si diventa nervosi e qualsiasi rumore dà fastidio, ma in genere per le feste estive i Comuni autorizzano il superamento del limite dei decibel per i due o tre giorni di festa fino a un certo orario.

“Nei casi in cui c’è l’autorizzazione non possiamo fare nulla – spiegano al comando dei vigili -, e nemmeno in quelli che riguardano i condizionatori privati dei vicini di casa, il cui ronzio è un altro frequente motivo di lamentela”.

 

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