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Genova: il macellaio di giorno non fa dormire il portiere di notte, il tribunale impone “un silenzioso segaossa”

Il portiere di notte non riusciva a riposare a causa del rumore provocato dal taglio delle carni

carne

Genova. Quando il primo lavorava, l’altro dormiva. Quando il primo dormiva, l’altro stava tutto il tempo sveglio perché il lavoro dell’altro non lo faceva dormire. E’ questa la curiosa situazione che andava avanti ormai da quattro anni a Sturla, nel levante genovese. Protagonista (sfortunato) della vicenda A.G., 39enne portiere di notte che non riusciva a riposare a causa dello snervante rumore provocato dal taglio delle carni da parte del macellaio del grande supermercato sottostante la sua abitazione. Una situazione insostenibile che ha finito per causarle una sindrome nervosa con ripercussioni sul lavoro e nella vita privata.

“Abito qualche piano sopra un grande supermercato – racconta l’uomo – per questioni lavorative devo per forza riposarmi di giorno, ma mi era impossibile a causa dei rumori provocati dal taglio delle carni del macellaio, il cui banco da lavoro si trova praticamente sotto la mia abitazione. Colpi molto forti dovuti al taglio e alla lavorazione della carne”.

“In un primo momento, per cercare di risolvere il problema, ho fatto un esposto al Comune – ricorda il portiere di notte – i tecnici Arpal, intervenuti per una misurazione del suono, non hanno riscontrato il superamento dei limiti di accettabilità. Questo in una visione del problema strettamente legata alla logica del “pubblico disturbo” senza però tenere conto delle ripercussioni su un singolo privato, cioè su di me. Un rumore molesto a cui non si riusciva a mettere fine, per il Comue era tutto a posto, ed i gestori del supermercato non mi consideravano. Ero esasperato e così mi sono affidato a due professionisti esperti del settore: il perito acustico architetto Gianfranco Peruzzi e l’avvocato Santo Durelli”.

E’ l’inizio della soluzione. Sulla base di una perizia del suono è stato presentato un ricorso d’urgenza al Tribunale. Il giudice con un provvedimento ha così stabilito l’immediata eliminazione del problema tramite l’uso di un segaossa più silenzioso e meno invasivo. L’iter non è finito. “Adesso – conclude il portiere di notte – procederemo alla richiesta danni, peccato non essermi mosso prima”.

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