“La Val Bormida deve rimanere autonoma nella gestione del ciclo dell’acqua, altrimenti i cittadini rischiano di pagare tariffe più alte per finanziare i depuratori dei Comuni rivieraschi non ancora in regola. Il Pd della Val Bormida è assolutamente contrario”. Presa di posizione chiara da parte dei circoli valbormidesi sulla gestione del servizio idrico integrato. Un no deciso all’ipotesi di accorpamento dell’ATO valbomridese ai comuni costieri.
“Per anni i nostri amministratori si sono battuti perché la Val Bormida fosse individuata come bacino idrico a gestione autonoma, in deroga alle normative. Grazie alla Regione di centrosinistra del presidente Burlando le peculiarità della valle vennero riconosciute, tenendo anche conto del fatto che tutti i Comuni nessuno escluso sono allacciati al depuratore consortile di Dego costruito per volontà e con i fondi proprio dei Comuni valbormidesi”.
“Una lotta che ora potrebbe essere vanificata dalla proposta avanzate senza peraltro confrontarsi con i nostri sindaci. Questa decisione rischia, passando sulle nostre teste, di penalizzare fortemente i cittadini Valbormidesi che, dopo i sacrifici fatti per mettersi in regola, rischiano di vedersi scippato la gestione di acquedotti e fognature e di pagare bollette più alte” concludono i circoli valbormidesi del Pd.