Visita

Borghetto, il “Gruppo Antipolitico” e “Noi Animali” al villaggio-container di via Po fotogallery

I volontari hanno portato cibo per gli umani e per gli animali e si sono fatti raccontare la vita nei container e nelle roulotte

Borghetto Santo Spirito. Hanno trovato un aiuto concreto in due associazioni locali gli abitanti dell’area di “emergenza abitativa” di via Po a Borghetto. Venerdì le cinque persone in difficoltà economica e sociale che abitano in strutture temporanee e mobili messe a disposizione dall’amministrazione comunale hanno ricevuto la visita dei membri del Gruppo Antipolitico Savonese e dell’associazione animalista “Noi Animali Onlus”.

I volontari hanno portato cibo per gli umani e per gli animali che fanno loro compagnia e si sono fatti raccontare la vita nei container e nelle roulotte. La presidente di “Noi Animali” Cinzia Garsi e il responsabile del Gruppo Antipolitico Ned Taubl hanno dato la loro disponibilità a fare da intermediari con le istituzioni (il Comune su tutte) per cercare di trovare una soluzione che permetta loro di lasciare l’area e di potersi trasferire in un vero e proprio appartamento.

“Non immaginavo di trovare una baraccopoli così ensa di abitanti ‘residenti’ in una zona tanto impervia, vicina al corso di un fiume e ad un ecocentro dove con il caldo l’odore non era né buono né tantomeno salubre – ha spiegato Cinzia Garsi in una lettera inviata al sindaco Gianni Gandolfo – Mi chiedo come quelle persone possano vivere in quello stato. Ho visto i loro servizi igienici ricavati da vecchie cabine da spiaggia che stanno cadendo a pezzi. Se proprio non si può dare loro un alloggio sarebbe quantomeno opportuno sostituire quei servizi con altri a norma”.

Dal canto suo, l’amministrazione di Giovanni Gandolfo è al lavoro proprio in questo senso: “L’area di emergenza abitative di via Po è stata ereditata da questa amministrazione così come progettata ed allestita dalle amministrazioni precedenti – ricordano dal palazzo civico – I servizi sociali sono sempre intervenuti e continuano ad intervenire, dove è possibile, per garantire ai nuclei familiari ed ai singoli il ‘bene primario’ dell’abitazione ma spesso, sempre più spesso, il problema reale è che non si trovano alloggi in cui collocare (pur con tutte le garanzie che il Comune può offrire) gli utenti dei servizi sociali. Il nostro Ente non ha mai avuto alloggi di proprietà da mettere a disposizione per risolvere il problema delle emergenze abitative. Tuttavia, nel nuovo Puc saranno previste alcune zone edificabili da destinare all’edilizia sociale“.

Nonostante queste difficoltà, comunque, il sostegno è costante: “I servizi sociali hanno sempre garantito interventi di manutenzione sull’area e continuano ad operare in tal senso, effettuando lavori di sistemazione, derattizzazioni, pulizie e sgomberi di materiali accumulati dai fruitori dell’area, i quali avevano ricevuto i moduli abitativi in perfette condizioni igienico-sanitarie ed in piena sicurezza per quanto riguarda la conformità delle strutture e dell’impiantistica a servizio delle strutture medesime. Gli assegnatari dei moduli abitativi usufruiscono inoltre degli altri servizi erogati dal Comune (pasti caldi a domicilio), che garantisce anche il pagamento di tutte le utenze e fornisce medicinali e tutta l’assistenza richiesta o ritenuta necessaria”.

Resta però il problema legato alla vicinanza con il punto-eco, che specialmente d’estate comporta diversi problemi: “In occasione del subentro di Ata nella gestione del vicino centro di raccolta, l’azienda ha verificato e garantito l’efficienza delle vasche di raccolta, constatando l’idoneità delle stesse e l’assenza di liquami a terra; ha previsto l’utilizzo di prodotti enzimatici utili ad abbattere odori ed ha effettuato derattizzazioni nel centro”.

L’obiettivo, però, è trovare una soluzione definitiva in prospettiva: “La nostra amministrazione – spiegano ancora dal municipio – è consapevole che l’area di via Po non può continuare ad essere utilizzata per gestire l’emergenza abitativa. Perciò abbiamo incaricato l’ufficio tecnico comunale dei lavori pubblici di realizzare la progettazione di un sito più idoneo dove collocare nuovi moduli abitativi. Il lavoro di progettazione è in fase di ultimazione. Auspichiamo di poter procedere al trasferimento dell’area già nel prossimo autunno. La zona identificata permetterà a ciascuna abitazione (di nuova concezione) di avere annesso anche un piccolo orto. L’area sarà più facilmente controllabile e ciò permetterà di evitare situazioni di degrado e ghettizzazione”.

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