Storie di agosto

Bastia d’Albenga, il calvario di Gianmarco: “Io, disabile prigioniero in casa da 10 giorni” fotogallery

Un guasto all'ascensore gli impedisce di uscire. Ma i tecnici si difendono: "Stiamo facendo l'impossibile, dovrebbe ringraziare"

Bastia d’Albenga. “Capisco il Ferragosto e la voglia di ferie e d’estate, ma secondo voi è giusto e accettabile che per questa ragione io debba essere prigioniero?”. E’ lo sfogo di Gianmarco Macaluso, 44 anni, costretto da 22 su una sedia a rotelle a causa di un incidente. Un guasto all’ascensore sta trasformando il suo agosto in un incubo: l’uomo, infatti, vive al secondo e ultimo piano di una palazzina di via Maggiore Enrico, e dipende proprio dall’ascensore per poter uscire autonomamente di casa.

Domenica 9 agosto il guasto che dà il via al calvario. Gianmarco chiama subito il numero verde, e lunedì mattina arrivano i tecnici: impossibile riparare immediatamente l’ascensore, si è rotto il variatore di frequenza che va ordinato alla casa madre. Quando mercoledì il pezzo arriva i tecnici tornano sull’impianto, e dopo aver fatto ripartire l’ascensore scoprono che il motore è praticamente fuso e va a sua volta sostituito.

E qui entra in gioco “agosto mese di ferie”, secondo Gianmarco: “Mi hanno detto che dovevo aspettare, che ad agosto è impossibile fare veloce. Sono tornati nuovamente lunedì, hanno riavvolto la bobina e mi hanno detto che avrebbero tentato di accorciare i tempi. Ma io ad oggi, a 10 giorni dal guasto, ancora non so nulla: e nel frattempo, per uscire di casa, sono costretto a chiamare il mio migliore amico perché mi porti su e giù per le scale”.

Un disagio importante, fa notare Gianmarco: “Ho dovuto concentrare tutti i miei impegni nel minor numero possibile di uscite. E se mi succede qualcosa cosa faccio, chiamo i vigili del fuoco?“. Oltre al danno, la beffa: “Sono quello con più millesimi nel condominio, quindi pur essendo quello che soffre maggiormente il disservizio sarò proprio io a dover pagare la maggior parte della riparazione. Ora sto valutando la possibilità di chiedere i danni: pagare per essere prigioniero in casa mia mi sembra una presa in giro“.

Il responsabile dell’impianto, Fiorindo Leone, dipinge però un quadro abbastanza diverso. “Agosto e le ferie non c’entrano nulla – chiarisce – tant’è vero che quando abbiamo scoperto che si era rotto il variatore, lo abbiamo ordinato subito e ricevuto due giorni dopo. Il problema è il guasto al motore: è un pezzo importante, e per averlo ci vogliono almeno 15 giorni, in qualsiasi periodo dell’anno“.

Leone prosegue: “Se avessi seguito la procedura standard, avrei ordinato il motore in Svizzera e via, fermando l’impianto per molto più tempo. E invece, proprio per aiutare Macaluso, l’ho smontato e portato in una officina di Albenga perché lo ricostruisse: e nonostante sia agosto e le officine siano tutte chiuse, questa ci ha fatto un favore e ha riaperto apposta per noi“.

Venerdì, salvo nuovi imprevisti, il motore dovrebbe essere pronto e l’ascensore potrà tornare in funzione (sempre che una volta rimesso in moto non emergano nuovi problemi, impossibili da rilevare con il motore fuso). Leone è amareggiato: “Ho passato 6 mesi della mia vita in carrozzina, e 8 da non vedente – rivela – quindi capisco perfettamente la situazione di Macaluso. Ma ho l’impressione che lui non capisca la mia: le macchine si guastano, e non sempre abbiamo la bacchetta magica. Anzi sto facendo i miracoli, e come me il meccanico che ha riaperto apposta per lui. Ho la coscienza a posto, di più non so cosa fare: mi dispiace solo che lui, invece di ringraziare, non l’abbia capito”.

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