Ceriale. Il fenomeno si ripete puntualmente ogni estate e soprattutto in questo periodo della stagione balneare. Nelle spiagge libere di Ceriale il 50% è occupato da sedie, ombrelloni e stuoie.
Sono i bagnanti che “tengono il posto” occupando abusivamente il suolo demaniale. Quelli che vorrebbero godersi un po’ di relax e la tintarella al mare devono scegliersi altri lidi.
In tanti, per assicurarsi il posto migliore, quello più vicino al bagnasciuga o, magari, quello occupato abitualmente, cedono alla tentazione di “apparecchiare” la spiaggia che, in realtà, è un bene di tutti. Così all’ora di pranzo o alla sera precedente i bagnanti abusivi piantano ombrelloni a due passi dal mare (in prima fila), sistemano gli asciugamani per creare lo spazio per la famiglia e per garantirsi qualche ora di sonno in più la domenica mattina.
Con una sola controindicazione. Chi, la mattina seguente, se ne va in spiaggia trova già gran parte dello spazio occupato e deve accontentarsi di retrocedere più “a monte”. Ma le proteste non si fanno attendere, soprattutto in questi giorni in cui le spiagge sono prese d’assalto. Succede a Ceriale, così come in altre località balneari della Riviera di Ponente.
Ma bisogna fare attenzione: lasciare piantato un ombrellone nella sabbia “costituisce illecito penale, dato che si tratta di occupazione di demanio marittimo”. Quindi, i proprietari degli ombrelloni lasciati “parcheggiati” tutto il giorno e la notte sulla spiaggia, d’ora in poi dovrebbero stare attenti, perché se dovesse scattare il blitz della Capitaneria di Porto si troverebbero in evidente difficoltà.