Albenga. Non accenna a placarsi la polemica tra la maggioranza e la minoranza consiliare di Albenga (e non solo) a proposito della messa in sicurezza dei corsi d’acqua della pianura ingauna a seguito dell’alluvione dello scorso anno.
Dopo i botta e risposta dei giorni scorsi, oggi il consigliere di Forza Italia Eraldo Ciangherotti tira fuori dal cilindro una “nota di protocollo dell’area lavori pubblici e patrimonio del 28 agosto 2015” con cui il Comune di Albenga informa la Regione Liguria che “l’intervento di messa in sicurezza tratto rio Fasceo e Carendetta di Reg. Rapalline fino alla confluenza con l’asta del Rio Carenda mediante opere di revisione delle sezioni d’alveo è stato indicato erroneamente con il livello di progettazione definitivo. Si precisa che il progetto preliminare è in fase di ultimazione”.
Un documento che ha lasciato perplessi sia lui che i suoi colleghi di opposizione Rosy Guarnieri, Cristina Porro, Ginetta Perrone e anche il consigliere regionale Angelo Vaccarezza, intervenuto a sua volta nella vicenda sollecitando l’assessore ai lavori pubblici Tullio Ghiglione. “Che dire – si è domandato Ciangherotti – Ecco la prova che il sindaco Giorgio Cangiano è a capo di una società di ‘ballisti professionali’ ai danni dell’intera collettività”.