Red carpet

Valeria Golino “Inquieta dell’anno” dedica il premio al popolo greco e promette : “Torno a Millesimo con Scamarcio” fotogallery

Millesimo. “Non sono solita fare dediche quando ricevo premi, ma questa sera voglio dedicare questo premio alla Grecia, siamo tutti greci, sono molto fiera del mio secondo popolo”. Così Valeria Golino ha commentato, questa sera, la consegna del Premio Inquieto dell’Anno e aprendo la pentola, simbolo del premio ha eslcamato: “Sono felice di essere la prima a riceverla a Millesimo” e incalzata dal presidente Elio Ferraris ha promesso: “Non credo di riuscire a portarvi Sean Penn (amico dell’attrice n.d.r) ma sicuramente verremo qui con il mio fidanzato (Riccardo Scamarcio n.d.r.)”.

L’attrice e regista ha ritirato a Millesimo il premio istituito dal Circolo degli Inquieti di Savona e destinato a personalità del mondo dell’arte, della cultura, della scienza, dello spettacolo e della società civile, che spiccano per “la vivacità intellettuale e sentimentale, il desiderio mai completamente soddisfatto di conoscere e di conoscersi, di comprendere se stesso e gli altri e di intraprendere iniziative e avventure nuove”.

La cerimonia di consegna è tenuta in piazza Italia alle ore 21, alla presenza anche di Antonio Ricci, Inquieto dell’Anno 2001. Dopo i saluti del sindaco di Millesimo, Pietro Pizzorno, è stato proiettato un omaggio filmato a Valeria Golino a cura del regista Eros Achiardi. In seguito lungo colloquio pubblico tra l’attrice ed Elio Ferraris, nel quale Valeria ha parlato della sua “inquietudine”.

Nata a Napoli, figlia di un germanista italiano e di una pittrice greca di origini francesi ed egiziane, Valeria Golino è cresciuta tra Atene e la città partenopea. Scoperta da Lina Wertmüller, ha recitato per registi come Peter Del Monte, Sean Penn, Robert Altman, Quentin Tarantino, Gabriele Salvatores, Mike Figgis, Gillo Pontecorvo, John Carpenter, Francesca Archibugi, Silvio Soldini, Olivier Marchal, Nanni Moretti e Paolo Virzì. Nel 1986 ha vinto la Coppa Volpi come miglior attrice al Festival di Venezia per Storia d’amore. Due anni dopo si trasferisce a Los Angeles, dove vive fino al 2000, e lavora a più di venti film, tra cui Rain Man con Dustin Hoffman. Nel 2013 ha esordito alla regia con il film Miele, vincendo il Nastro d’Argento e il David di Donatello come miglior regista esordiente.

Il Premio Inquieto dell’Anno non ha valore venale. Consiste in un piccolo drappo di lino con il “titolo” sovraricamato, contenuto in una pentola di terracotta “sghimbescia”, schiacciata da un lato e con i manici disposti in modo irregolare. Negli anni scorsi è stato assegnato a Ramin Bahrami, Guido Ceronetti, Ferruccio De Bortoli e gli abitanti dell’Aquila, Renato Zero, Elio (di Elio e le storie tese), Don Luigi Ciotti, Milly e Massimo Moratti, Raffaella Carrà, Régis Debray, Costa Gavras, Oliviero Toscani, Barbara Spinelli, Antonio Ricci, Gino Paoli, Francesco Biamonti, Gad Lerner, Carmen Llera Moravia.

La serata faceva parte degli eventi di “Un Millesimo di Inquietudine”, rassegna di incontri e dibattiti con musicisti, scienziati, filosofi, artisti e scrittori, organizzata dal Circolo con il contributo del Comune, della Fondazione De Mari, della Camera di Commercio e della Cassa di Risparmio di Savona, che proseguirà nelle giornate del 18 e 19 luglio. Attesi, fra i molti ospiti, il magistrato Gherardo Colombo, il genetista e neuro scienziato Edoardo Boncinelli, i filosofi Valerio Meattini e Francesca Rigotti, l’artista Ugo Nespolo, il cantante, autore e musicista Shel Shapiro e lo studioso di astrologia Marco Pesatori.

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