L'analisi

Unioncamere: saldo negativo per l’industria manufatturiera, nel savonese -1,1%

Imprese

Savona. L’indagine sull’industria manifatturiera ligure, relativa al 1° trimestre 2015 e svolta dall’Istituto G. Tagliacarne per conto di Unioncamere Liguria, è rivolta ad un campione di circa 265 aziende liguri con almeno due addetti. Ancora di segno negativo l’andamento della produzione industriale rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (-1,9%), anche se in leggero recupero. Più marcato il calo per le imprese artigiane che hanno dichiarato una variazione pari al -5,8%.

L’unico comparto che ha dichiarato una variazione positiva è quello relativo alle industrie elettriche ed elettroniche (+5%); restano sostanzialmente stabili le industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto mentre tutti gli altri settori denunciano un calo produttivo.

A livello provinciale, al di là del fatto che prevale un giudizio complessivo di stabilità rispetto ad un anno fa, Imperia registra la variazione negativa più alta (-2,8%), seguita da Genova (-2,2%), La Spezia (-1,3%) e Savona (-1,1%). Il saldo tra indicazioni di aumento e diminuzione risulta negativo in 3 province su 4: solo Savona esprime un cauto ottimismo.

Il fatturato continua a risultare in discesa in tutti i settori (-1,7% per il totale delle imprese, -5,1% per le artigiane), ad eccezione del comparto elettrico ed elettronico (+1,5%) e meccanico/mezzi di trasporto (+0,2%): il 47% delle imprese intervistate ha dichiarato una condizione di stabilità rispetto allo stesso periodo del 2014, il 24% un aumento e il restante 29% un calo. Dati incoraggianti provengono dalle imprese esportatrici, che nel primo trimestre dell’anno hanno registrato un fatturato estero in aumento (+1% il totale delle imprese, +0,5% le imprese artigiane). Tra i settori trainanti particolarmente significativo l’apporto delle industrie elettriche ed elettroniche (+3,6%) e di quelle alimentari (+2,6%).

In sensibile calo anche gli ordinativi provenienti dal mercato interno ed estero (-2,1%); anche in questo caso il comparto artigiano accusa maggiori sofferenze (-6,2%). Da segnalare il comparto alimentare che registra una contrazione del 4,7%.

L’andamento degli ordini esteri non registra grandi oscillazioni rispetto al primo trimestre 2014 (+0,1%). Tutti i settori, tranne le industrie meccaniche e mezzi di trasporto e quelle chimiche, hanno segnalato una lieve ripresa dei mercati, in particolare il settore metallurgico.

A livello provinciale c’è da evidenziare che, come a livello regionale, risulta migliore l’andamento degli ordini provenienti dal mercato estero rispetto a quello complessivo: in tutte e 4 le province il saldo tra le indicazioni di aumento e diminuzione è infatti positivo.

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