Soccorso inverso

Spotorno, le minoranze chiedono al sindaco di aiutare la croce bianca

La pubblica assistenza ha difficoltà economiche

Croce Bianca Spotorno

Spotorno. “L’insostituibile opera sociale che la Croce Bianca presta da decenni nella nostra Spotorno è nota a tutti. La costante presenza dei dirigenti e dei militi tutti sul nostro territorio fornisce sicurezza e assistenza non solo ai residenti ma anche ai turisti che hanno scelto la nostra cittadina per trascorrere le loro vacanze. Già lo scorso anno il sodalizio, tramite la presidente Paola Cristiglio, lanciò un grido d’allarme sulla mancanza di militi e sulla difficoltà a reperirne dei nuovi, situazione che pone ieri come oggi la Croce Bianca in difficoltà. Recentemente oltre al persistere del problema di cui sopra la Croce Bianca ha lanciato una nuova richiesta di aiuto: quella legata alla sopravvivenza economica”.

Inizia così la lettera che i capigruppo delle minoranze consiliari di Spotorno Valter Magnone (Vivere Spotorno Zunino Sindaco”) e Francesco Bonasera (“Lista Bonasera Sindaco” Lega Nord – Pdl) hanno deciso di inviare al sindaco Gian Paolo Calvi per denunciare le difficoltà in cui si trova ad operare la pubblica assistenza spotornese.

“Abbiamo voluto personalmente renderci conto del lavoro svolto dalla Croce Bianca ed abbiamo voluto, sempre personalmente, visionare il bilancio dell’associazione ricavandone dati utili che vogliamo porre all’attenzione del sindaco ed a quella dei cittadini di Spotorno. Nel 2013 La pubblica assistenza ha effettuato: duemila e 411 rilevazioni di pressione (mille e 543 nel 2014 con servizio effettuato a giorni alterni); mille e 365 medicazioni (443 nel 2014); 122 misurazioni glicemiche (153 nel 2014); 244 consulenze generiche (194 nel 2014); mille 846 iniezioni diverse (1047 nel 2014). Per quanto riguarda invece le assistenze, frazionate fra urgenze, territoriali, ospedaliere, servizi sociali, servizi privati, assistenze ad eventi sportivi, nel 2014 sono state mille 807 per 61 mila 783 chilometri dichiarati pari a 61.783. Per i primi cinque mesi del 2015 le assistenze registrate sono invece 504 per 18 mila e 152 chilometri. Dai dati di bilancio visionati si evince come siano pesanti i capitoli delle uscite che raggruppati per tipologia sintetica di voci evidenziano: 46 mila e 518 euro di costi per le ambulanze; 39 mila e 107 euro per las ede e 31 mila e 911 euro per i militi”.

La situazione economica non è delle più rosee: “Le entrate complessivamente pari a 127 mila e 568 euro producono un avanzo di gestione di 9 mila e 301 euro. Leggendo però nel dettaglio si evince come l’avanzo di amministrazione, od utile d’esercizio, sia sostanzialmente ottenuto grazie all’introito dell’iniziativa ‘cheuze e mangia’ che incrementa le entrate per 15 mila e 113 euro. La manifestazione viene realizzata con lo sforzo ulteriore dei militi. Questa voce dell’entrate evita la chiusura in perdita dell’esercizio esaminato”.

Da qui la richiesta di intervento: “Chiediamo al sindaco di farsi carico del problema ed aderire alle richieste formulate dalla Croce Bianca, per bocca della sua presidente. Un raddoppio del contributo fin qui devoluto sarebbe indispensabile per far proseguire, in modo sereno, l’attività della pubblica assistenza. Anche il pagamento delle utenze, che già avviene per altra associazione così come dichiaratoci dal responsabile dell’area finanziaria del Comune, se meglio adatto agli impegni di bilancio, andrebbe sicuramente nella direzione sperata. Crediamo infine che, per le ragioni su esposte e per gli alti compiti sociali ai quali la Croce Bianca è demandata, l’aumento del sostegno economico vada elargito al di là della predisposizione di una convenzione che peraltro ora non esiste”.

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