Mondo sommerso

Relitti carichi di storia e di misteri riposano sui fondali del mare Savonese fotogallery

Sul web una mappa dettagliata e continuamente aggiornata anche sulle difficoltà che si possano incontrare nelle immersioni alla scoperta di questi tesori del mare

Savona. Da Genova a Ventimiglia, litorale savonese compreso. Sono decine e decine i relitti adagiati in fondo al mare carichi di storia e di misteri. Tesori che riposano sui fondali da cinquanta o settant’anni, ma anche da secoli e secoli.

Diventati la casa di pesci e piante marine navi e pescherecci custoditi nel mar Ligure sono diventati da tempo campagne di studio di ricercatori, biologi, ma anche di subacquei a caccia di nuove esperienze.

C’è una mappa ben dettagliata e continuamente aggiornata anche sulle difficoltà che si possano incontrare nelle immersioni alla scoperta di imbarcazioni e navi di piccole e grandi dimensioni. Si trova su relitti.it, un portale che è diventato un punto di riferimento per i divers molto consultato in questo periodo dell’anno dagli appassionati di immersioni subacquee.

In provincia di Savona, ad esempio, si può curiosare sul Città di Sassari, un incrociatore ausiliario che si trova davanti a Borghetto Santo Spirito, poi ci sono il Csma Rs.14 un idrovolante da ricognizione e bombardamento di marca Fiat che si trova a Finale Ligure. Più in là, verso Andora, ecco la nave da carico Juan de Astigarraga conosciuto come “il relitto degli aranci”. Era un mercantile a vapore  di origine spagnola, fu colpito da un siluro di sottomarino inglese al largo di capo Mele, il comandante con l’equipaggio fecero in tempo a portarsi sotto costa prima di affondare. Qui si trova anche il Ravenna, una nave passeggeri; altra nave da carico si trova sui fondali di Loano è l’Oued Tiflet.

E a Loano c’è anche il San Guglielmo che è una nave passeggeri. Sempre dello stesso tipo anche il Pontida che “riposa” sul fondo marino di Varazze poco lontano dalla petroliera Haven affondata invece nel 1991. A Vado Ligure ecco il Sacrum Cor, altra nave da carico. Sempre a Vado si può visitare il Transylvania e il Togo, un motoveliero che si è inabissato davanti a Capo Mele. Ad Albenga sono rinomate e celebri le navi romane poco lontano dalla Gallinara.

E non mancano le sorprese. Tantissime le imbarcazioni rimaste senza nome. Come il veliero da carico adagiato sui fondali di Noli o la betta fluviale che si trova sui fondali di Finale Ligure. Ci sono poi due motozattere a Savona.

Alcune fiancate di questi relitti sono ancora ben visibili. Altre sono ricoperte da spugne incrostanti, anemoni, spirografi, cerianthus, madrepore. Qui vivono saraghi, triglie, polpi, gronghi. Sono loro gli abitanti di questi siti. Durante le immersioni si possono incontrare anche qualche esemplare di San Pietro e qualche ricciola, ma anche splendide alicia mirabilis, timidi gamberetti e intanati nei buchi delle lamiere bellissimi paguri e granchi con la corazza arancione e striature azzurre.

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