Savona. Al via un progetto di studio per la completa elettrificazione delle banchine in porto a Savona e mitigare così definitivamente l’impatto ambientale delle navi da crociera. L’annuncio da parte del presidente dell’Autorità Portuale di Savona Gianluigi Miazza durante il convegno “Grandi Navi e tutela ambientale…Programmare il futuro”.
“Uno studio che ha l’obiettivo di diventare un progetto concreto e fattibile, ragionando anche con Costa Crociere” ha detto Miazza, convinto che il comprensorio portuale di Savona-Vado possa diventare un fiore all’occhiello tra i porti green europei. Si parla di un possibile investimento da ben 30 mln di euro.
Al momento, in Europa, solo Amburgo ha portato a termine un progetto organico di elettrificazione delle banchine portuali. Miazza ha ipotizzato la fornitura di energia alle utenze portuali attraverso autoproduzione a basso impatto ambientale con il possibile impiego di una piattaforma Energy Management (Smart Grid) . In sostanza produrre e distribuire energia attraverso l’eolico e il fotovoltaico, sistemi già presenti in porto a Savona, immagazzinando l’energia (storage) e completando il ciclo con la media tensione terrestre per arrivare al quantitativo necessario ad alimentare le navi.
Tre metodologie innovative che unite all’utilizzo di energia da terra darebbero come risultato finale un basso impatto ambientale nella produzione dell’energia e una notevole diminuzione delle emissioni delle navi. “A Vado abbiamo l’elettrificazione per i traghetti da 10 anni, e anche in vista della realizzazione della piattaforma Maersk stiamo lavorando in questa direzione. Così auspichiamo per le navi da crociere – ha aggiunto il presidente della Port Authority savonese -. Entro quest’anno lo studio di fattibilità sarà pronto e in seguito valuteremo l’intervento concreto con le fasi successive di autorizzazione”.
“C’è una evoluzione delle tecnologie che si possono applicare alla realtà portuale e credo che da questo punto di vista l’Università di Genova e il campus di Savona possano fare la loro parte con progetti innovativi” ha evidenziato Federico Delfino dell’Ateneo genovese. “I costi son alti rispetto ai livelli di mercato e per questo sarà necessaria una partecipazione della Regione e del Ministero, magari facendo scuola con un progetto pilota” ha concluso.
“Sicuramente l’elettrificazione delle banchine, con l’abbattimento delle emissioni e la riduzione dell’impatto acustico, è un passo importante e innovativo per il nostro porto. Ci sono anche nuovi combustibili, come il gas liquefatto, oppure ci sono ancora nuovi sistemi di pulizia dei fumi, all’avanguardia per ridurre gli agenti inquinanti delle grosse navi” ha sottolineato Mariano Rosasco, amministratore delegato della Port Service Srl, intervenuto durante i lavori del convegno alla Sala Sibilla del Priamar.