Nei guai

La Finanza chiude Dim Car di Albenga: accusato di frode fiscale da oltre 12 mln

Oltre alla denuncia per evasione arriva la chiusura: la Municipale ha scoperto che in quel sito (in uso da anni) non si poteva esercitare l'attività di rivendita auto

dimcar

Albenga. La Compagnia della Guardia di Finanza di Albenga ha eseguito un’articolata attività di polizia giudiziaria e tributaria nei confronti del rivenditore d’auto Dim Car di Albenga: la frode fiscale scoperta è di oltre 12 milioni di euro.

Le indagini sono state avviate circa tre mesi fa dopo la segnalazione di problemi nella vendita di autovetture di grossa cilindrata a clienti ingauni, che hanno convinto i finanzieri ad effettuare accessi presso sedi societarie e abitazioni private di amministratori e soci.

Nel corso degli interventi è stata acquisita la documentazione amministrativo-contabile oltre ad un’ingente mole di documentazione extracontabile riferita a molteplici società ed imprese, mantenute attive per brevi periodi allo scopo di gestire l’acquisto e la vendita delle autovetture. Ad insospettire sin da subito i finanzieri, il fatto che queste società fossero tutte riconducibili alle stesse persone fisiche, le quali, di volta in volta, rivestivano diverse cariche all’interno delle stesse (amministratori, soci, ecc…). Inoltre, nonostante le sedi legali variassero periodicamente (Savona, Albenga, Imperia, Genova ecc…), le sedi operative risultavano sempre presso gli stessi locali aziendali di Albenga.

Le attività investigative hanno consentito di scoprire un sistema di frode attraverso cui venivano “simulate” poste di bilancio allo scopo di occultare gli utili conseguiti con la vendita degli autoveicoli, in tal modo sottraendoli all’imposizione fiscale.

L’indagine della Guardia di Finanza di Albenga, sviluppata anche attraverso l’esame di conti correnti e movimentazioni finanziarie, ha fatto emergere oltre 12 milioni di euro di utili sottratti al Fisco ed imposte e tasse evase per oltre 4 milioni di euro. Quanto constatato è adesso al vaglio dell’Agenzia delle Entrate e della Procura della Repubblica.

E’ stata anche sospesa l’attività commerciale a seguito di specifica ordinanza di chiusura immediata dell’attività, emessa dal comune di Albenga e notificata in collaborazione con la Polizia Municipale ingauna, in quanto, dagli accertamenti svolti, è emerso che il rivenditore (che si trova in quella sede da molti anni) non avrebbe neppure potuto esercitare l’attività di vendita di autoveicoli in quei luoghi. Secondo quanto riferito, l’azienda aveva comunicato al Comune la cessata attività a marzo dell’anno scorso, ma dopo pochi giorni questa aveva riaperto i battenti: gli uffici avevano quindi avviato la procedura di verifica effettuando le dovute ispezioni per verificare il possesso delle necessarie autorizzazioni ambientali. A maggio, poi, era scattato il divieto (notificato a giugno) di svolgimento dell’attività commerciale.

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