Savona. Falsità ideologica in atto pubblico e uso di atto falso. Erano le accuse contestate a Raffaele Uzzauto, ex presidente dell’Inter Club di Savona, che questa mattina è stato giudicato con il rito abbreviato per una vicenda che risaliva al 2012 e ruotava sempre intorno al locale di via Gramsci.
Stavolta la più nota questione delle truffa legata al club nerazzurro (per la quale è stato condannato a quattro anni a gennaio 2014) non c’entra nulla, ma a mettere nei guai “Lele” Uzzauto era stata una dichiarazione nella quale si affermava che l’Inter Club risultava affiliato all’Acsi nel 2012. Un documento che l’ex presidente del club aveva presentato allo sportello unico delle attività produttive per poter iniziare la somministrazione delle bevande alcoliche nel locale di via Gramsci.
La Procura contestava la falsità della dichiarazione presentata nell’ottobre 2012 e di conseguenza per Lele era arrivato il rinvio a giudizio. Questa mattina il processo si è concluso con la condanna a tre mesi di reclusione per la falsa attestazione resa (è stato appurato che l’Inter Club non era affiliato all’Acsi), ma Uzzauto è stato prosciolto dall’accusa di aver prodotto un atto falso.