Calcio giovanile

Cantera Torre de Leon: i commenti dei protagonisti dopo il terzo treble

Le parole di Felicino Vaniglia, Roberto Ghersi, Giuseppe Crocilla e Nathanyel Jacobellis

Cantera Torre de Leon

Savona. A margine del prestigioso successo ottenuto nel “triplete” barcellonense 2015 che è valso il riconoscimento da parte della FC con l’assegnazione della Estrella Dorada per la decima vittoria di fila in territorio di Catalunya, il consiglio direttivo della Cantera Torre de Leon ha emanato il seguente documento ufficiale, ricordando che si tratta del terzo treble di fila centrato.

“Nella categoria Under 15 i biancorossi inseriti nel Gruppo B dopo aver incontrato e battuto in sequenza squadre come il Phonix e il P.L. e pareggiato con il V.G.S. hanno conquistato il primo posto, aggiudicandosi la semifinale con il Fidene Roma, qualificatasi seconda nel Gruppo A. L’1 luglio infatti i talentini rivieraschi hanno regalato la finalissima contro il Brakel, grazie ad un poker di reti. Il giorno seguente la possibilità di regalare un sogno, alla sodalizio, ad una Provincia intera… La Canterita si è preparata bene per affrontare la finale, arrivata dopo tre vittorie ed un pari, subendo solo due reti. Alle 15,40 il fischio dell’arbitro sullo splendido manto di Malgrat de Mar l’emozione è tangibile, il fantasma di non centrare il decimo sigillo se spaventa tutti, non blocca di certo i ragazzi spronati a mille dal vincente mister Felicino Vaniglia e capitanati splendidamente da Federico Ciminelli i quali interpretano al meglio la gara e subito si impadroniscono del centrocampo. Dopo svariate occasioni da goal arriva il vantaggio, grazie ad un eurogoal del bomber capocannoniere Elvis Metalla, galvanizzato dal recente ‘interessamento della Samp. La rappresentativa renana, non vuole arrendersi e prova a reagire, ma la Cantera resiste e vola, vola in alto nel mondo. Al triplice fischio finale scoppiano momenti di gioia da parte tutti i tesserati (staff compreso), che continuano durante il ricco cerimoniale della premiazione. Sotto le note dell’inno della Champions, il Capitano alza la coppa al cielo e dopo l’emozione dell’Inno Nazionale, partono i festeggiamenti che durano tutta la notte e Santa Susanna, la località che ha ospitato i ragazzi per sette giorni, si colora di savonesità!”.

Soddisfazione del presidente ing. Piero Pirola, che in diretta telefonica, e con la voce rotta dall’emozione, si congratulava con l’allenatore ed il suo gruppo e con i giovani calciatori. Straordinaria l’accoglienza preparata all’arrivo a Savona, con striscioni, cori, belle frasi dedicate e un’infinità di complimenti. Al di là della vittoria calcistica è stata un’esperienza straordinaria e ricchissima di sorprese (vedi il bagno di mezzanotte in piscina), con tante serate indimenticabili. I “canteritos” hanno subito “socializzato” con simpatiche ragazze provenienti dal Canada e dai paesi nordici che a fine soggiorno hanno voluto “salutare” i campeones, anche se questo significava la fine di una favola. Tutti divertiti, insomma, ad eccezione forse dei super fidanzati che hanno voluto evitare ‘pericolosi coinvolgimenti'”.

Mister Felicino Vaniglia: “Abbiamo centrato un obiettivo storico ed inimmaginabile, e l’abbiamo fatto nella competizione più difficile dal punto di vista psicologico. Vincere in Spagna, battendo mezzo mondo è qualcosa di indescrivibile. Cantare l’inno nazionale lontani da casa fa venire la pelle d’oca così come aver provato l’emozione indescrivibile di veder salire i nostri splendidi ragazzi lungo la scalinata del palco che porta al podio per la decima volta consecutiva sulle note di ‘All Together’. Ringrazio tutto il mio dream team (Ghersi, Crocilla, Jacobellis) per la preziosa collaborazione fornita e i meravigliosi genitori che ci hanno seguiti con tatto, affetto e discrezione. Complimenti a tutta la mia squadra che ha dimostrato di essere grande sul terreno di gioco, ma anche e soprattutto fuori. Adesso sarà difficile per tutti tornare alla normalità, ma oggi come oggi la cosa più importante è quella di iniziare già a pensare a programmare la prossima stagione 2016 ( a breve daremo notizia delle categorie interessate e delle date già concordate). Di questa esperienza ci prendiamo tutto; a me la cosa che mancherà di più sarà quella di prendermi cura dei ragazzi 24 ore al giorno, averne la responsabilità anche fuori dal green, convivere con il timore che qualcosa possa andare storto. La prova più difficile che mi attende, invece, sarà dover stare i prossimi 11 mesi senza di loro ed è per questo che non vedo l’ora di poter ricominciare insieme a scrivere le pagine serene che la magica Cantera regala”.

Il team manager Roberto Ghersi: “È stata un’esperienza fantastica e sarà un’impresa ritornare sulla terra dopo essere stati in paradiso. I ragazzi sono stati straordinari e hanno meritato di vincere il torneo. Miglior attacco e difesa meno perforata, questo la dice lunga… Sette giorni in cielo fra le nuvole e al calore del sole, che resteranno per sempre nella testa e nel cuore di tutti noi. Un’avventura che vale la pena di vivere e che riproporremo ai veterani e per la prima volta ai babyes del 2001”.

L’accompagnatore ufficiale Giuseppe Crocilla: “Il giorno che il ct mi chiese se volevo partire con Lui, invitandomi al torneo, non immaginavo di certo la soddisfazione che avrei provato al ritorno. Inizialmente riconosco che ebbi le prime preoccupazioni, una responsabilità notevole del resto: 18 giovani ragazzi da ‘gestire’ in campo europeo per un’intera intensa settimana. Però non appena passata la prima notte nella magnifica cornice dell’Hotel Mercury, invece, capii subito del grande onore e piacere che mi era stato fatto. I Vaniglia boys rispettavano le regole, gli orari, il vestiario, i termini dei rientri, la sveglia mattutina, il comportamento da tenere prima e dopo una partita. Ho potuto riscontrare che il mister, aveva curato tutto nei minimi dettagli e soprattutto ho preso coscienza del fatto che ero diventato il dirigente di una squadra fortissima in campo, matura e responsabile fuori”.

Il coach assistant e preparatore portieri Nathanyel Jacobellis: “Non potevo festeggiare meglio l’abilitazione all’insegnamento dell’educazione fisica e scienze motorie nelle scuole medie e superiori che ho recentemente conseguito. Lavorare con il mister è stato un onore ed una insperata opportunità che ha arricchito il mio curriculum professionale (sono in possesso del patentino da allenatore dilettante e spero a breve di poter seguire il corso Uefa B).Vivere la Cantera Torre de Leon da protagonista ti fa crescere sotto tutti i punti di vista. Confido nella riconferma e ringrazio le future promesse che ho gestito e che mi hanno ripagato del mio lavoro regalandomi tanta stima e amicizia”.

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