Vado L. Sorpresa e amarezza. Questi i sentimenti dell’azienda Tirreno Power sulla conclusione delle indagini della Procura savonese sulla centrale a carbone di Vado Ligure, con ben 86 indagati: “L’impianto ha operato rigorosamente nel rispetto delle norme, avendo ottenuto certificazioni ambientali che lo hanno sottoposto a controlli continui e indipendenti” afferma in maniera perentoria l’azienda.
“In un territorio con una qualità dell’aria ottima, secondo i dati ufficiali della Regione, in cui il fermo della centrale dopo oltre un anno non ha peraltro prodotto alcuna riduzione degli inquinanti: un fatto oggettivo che contrasta in modo evidente con le tesi del procuratore.
“Sono accusate decine e decine di persone per molte delle quali non si comprende nemmeno quali possano essere i motivi per addebitare loro un condotta negligente o addirittura intenzionale, così come descritta negli atti” aggiunge Tirreno Power.
“Abbiamo la certezza di avere operato sempre con il massimo rigore e rispetto di tutte le leggi, in un territorio in cui vivono gran parte delle famiglie dei lavoratori e degli stessi dirigenti che hanno preso le decisioni per cui secondo l’accusa si sarebbero creati danni all’ambiente e alla salute”.
“Abbiamo piena fiducia nella giustizia e siamo pronti a rispondere e documentare in ogni sede, finalmente dopo mesi di indiscrezioni, l’impegno dell’azienda e delle persone che ci hanno lavorato e ci lavorano, nel pieno rispetto delle leggi e del territorio” conclude l’azienda.