Vado L. “Il Pd Ligure, e quello savonese in particolare, guardano all’inchiesta della magistratura savonese su Tirreno Power con molta attenzione, evitando di fornire giudizi affrettati sul merito della questione giudiziaria che non ha ancora visto aprirsi alcun dibattimento e alcun processo”. Lo affermano in una nota congiunta i segretari del Pd Giovanni Lunardon e Fulvio Briano.
“Prendiamo atto del lavoro della magistratura che, come sempre, rispettiamo. Tra gli indagati compaiono i nomi di molti nostri amministratori che da sempre hanno onestamente e tenacemente combattuto per ricercare un giusto equilibrio tra la salvaguardia dell’ambiente e quella dei posti di lavoro, consapevoli che salute e lavoro sono due diritti universali che vanno difesi e contemperati insieme”.
“Dal tempo della prima ambientalizzazione della centrale con l’accordo del 1993 alla metanizzazione di due gruppi su quattro ottenuta nel 2000, alla battaglia per evitare il potenziamento della centrale, a favore di una ristrutturazione che dimezzasse le emissioni e garantisse la copertura del parco carbone, fino agli ultimi atti volti a subordinare la riapertura della centrale alle migliori condizioni per la salute e l’ambiente, i nostri amministratori hanno fatto la loro parte, spesso in condizioni difficili e sempre al servizio della comunità, con gli strumenti giuridici e istituzionali che nel tempo erano a loro disposizione. Siamo certi che nel prosieguo dell’iter giudiziario ci saranno le condizioni per accertare la verità dei fatti e chiarire le responsabilità sulla base di dati e atti oggettivi” concludono Lunardon e Briano.