Albenga. Il Cersaa, il centro sperimentale agricolo di Albenga, fa rotta sull’Expo 2015. In collaborazione con Ferrania Solis presenterò domani un innovativo sistema fotovoltaico per serre, nell’ambito di una conferenza organizzata dall’Associazione Italia-Ghana.
Un evento realizzato in collaborazione anche con l’Istituto regionale di Floricoltura di Sanremo e con il sostegno del ministero delle Politiche agricole e forestali.
Ma non è il solo. Perché sabato prossimo sarà presentato il progetto della filiera della birra valbormidese (“Recupero e valorizzazione produttiva di linee varietali di luppolo autoctone dell’entroterra savonese”), realizzato con la collaborazione dell’associazione Are Vallebormida e inserito nel Programma di Sviluppo Rurale della Liguria.
“Il progetto legato al solare – sottolinea Giovanni Minuto, direttore del Cersaa – riguarda lo sviluppo dell’energia fotovoltaica nel settore agricolo e l’autonomia energetica applicabile a serre sia nuove sia già esistenti. Il vantaggi di questo sistema sono molteplici: il costo contenuto, l’efficienza energetica, l’assenza di effetti negativi sulle colture visto che si tratta di impianti fotovoltaici semitrasparenti applicabili alle serre e il non consumo di suolo”
Sabato 27, invece verrà presentati i risultati del progetto “Recupero e valorizzazione produttiva di linee varietali di luppolo autoctone dell’entroterra savonese”. Il progetto prevedeva infatti la creazione coltivazioni sperimentali di selezione e produzione di luppoli autoctoni e orzo nelle zone di Millesimo e Cairo Montenotte, dopo lo studio delle dieci tipologie di luppolo individuate nella zona prealpina ed appenninica.
In seguito è stata creata una vera e propria filiera della birra che ha permesso di avere un prodotto realizzato interamente con materie prime del territorio. “Quello che presenteremo sabato a Expo – conclude Minuto – non sarà né un birrificio né un prodotto che vuole fare concorrenza ad altri birrifici artigianali. Sarà invece la dimostrazione che è possibile , con la produzione sul territorio, creare una filiera di prodotti locale e di qualità, e creare nuove opportunità occupazionali”.