Savona. Con una lettera aperta alle famiglie le Rsu degli istituti superiori Liceo scientifico Orazio Grassi, Liceo Della Rovere, l’I.S.S . Boselli-Alberti, l’I.S.S Mazzini-Da Vinci e l’I.S.S. Cairo Montenotte, tornano a far sentire la loro voce contro la riforma della scuola.
“Continua la protesta nel mondo della scuola savonese – scrivono -. Al blocco degli scrutini indetto dai sindacati Confederali, Snals, Gilda, in giorni e con modalità diverse anche Cobas e Unicobas, hanno aderito molti istituti tra cui: il liceo Chiabrera – Martini, il liceo Grassi , l’I.S.S. Mazzini – Da Vinci, il liceo Della Rovere, l’I.S.S Boselli – Alberti oltre all’I.S.S di Cairo Montenotte, l’alberghiero di Finale e l’ISSEL di Finale.Nella maggior parte delle scuole, partecipate assemblee sindacali interne hanno portato alla decisione del blocco, malgrado i disagi che questi avrebbero comportato per docenti e per tutto il personale scolastico: essere riconvocati per motivi di calendario in tarde ore serali, il sabato e la domenica…ma nulla ha fiaccato la volontà di proseguire nella protesta, in coerenza con le tante e diverse iniziative attuate sinora a partire dallo sciopero riuscitissimo del 5 di maggio, passando per il flash mob in piazza Sisto con i lumini, per finire con il corteo serale per le vie della città dello scorso 5 giugno”.
“La buona scuola la si pratica già e siamo noi, ora come mai uniti e coesi, sia tra istituti diversi che con alunni e famiglie ma mai contro i dirigenti scolastici come ha dimostrato, fra l’altro, la presenza di molti di loro al nostro fianco nelle manifestazioni. Su tutto ha prevalso il senso di responsabilità per le imminenti convocazioni per l’ esame di maturità: siamo noi che protestiamo ma cerchiamo di garantire un esame di stato sereno a colleghi e maturandi” affermano i rappresenti Rsu.
“Questa riforma, oltre a cancellare con un abile colpo di mano il CCNL, quindi diritti acquisiti come lavoratori in anni di lotte, sacrifici e rinunce economiche, non risolverà i problemi veri della scuola che sono la sicurezza degli edifici scolastici dove vivono i nostri figli, il numero di studenti per classe già alto e che sarà destinato ad aumentare per via dei tagli, così come aumenteranno e diverranno indispensabili le richieste dei contributi alle famiglie mentre all’opposto continuano tagli e riduzione del personale sia amministrativo che Ata che comprometterà la sorveglianza ed i servizi essenziali anche nelle segreterie.
“Noi confidiamo nel fatto che famiglie e ragazzi comprenderanno le ragioni dello slittamento di qualche giorno, in alcuni casi, dei quadri con i risultati finali, perché è proprio nel loro interesse che ci stiamo mobilitando in tutta Italia. Non siamo ‘contro’ ma siamo ‘per’, non una visione distruttiva ma costruttiva e condivisa quella che è alla base delle nostre riflessioni. I nostri ragazzi, i nostri giovani, saranno quelli più penalizzati da una scuola asservita a logiche di mercato e clientelari, lontana anni luce dai valori fondanti il servizio pubblico quali la libertà d’insegnamento, di pensiero, la pluralità di idee e di saperi” concludono le Rsu delle scuole superiori savonesi.