Inquinamento

Bitumi in porto a Savona, Melis (M5S): “Bomba ecologica a danno dei cittadini”

Il consigliere del M5S: "Fare chiarezza sulle autorizzazioni"

andrea melis

Savona. No al trattamento di materiale bituminoso nel porto di Savona, con il M5S all’attacco sulle autorizzazioni concesse dalla precedente amministrazione regionale, senza le opportune garanzie. “Abbiamo preso atto di una decisione che la Regione non avrebbe dovuto avvallare nel sito portuale di Savona per numerosi motivi, elencati nei documenti normativi riconosciuti a livello internazionale, a causa della pericolosità insita nel trattamento del materiale bituminoso, che può avvenire solo ad alte temperature, e alla nocività delle sostanze (idrocarburi e veleni vari) sprigionate nell’atmosfera, poiché il bitume deve trovarsi allo stato liquido per essere trasformato nei vari tipi e per essere trasportato in treni o camion cisterne” afferma il neo consigliere regionale del M5S Andrea Melis.

“La distanza da un centro abitato deve essere inferiore a un km, mentre il porto di Savona è parte integrante del centro storico, densamente abitato, gioiello della città con esercizi di ristorazione, bar, negozi, che costituiscono uno dei pochi centri economici di rilievo, rimasti a Savona”.

“Tra le criticità la vicinanza a luoghi di interesse archeologico, mentre il sito individuato, la Punta S.Erasmo è nientemeno che la roccia su cui è costruita la fortezza del Priamar, con tutta l’area archeologica adiacente, già fortemente penalizzata dalla costruzione dei vari Crescent, brutti oltre che non necessari”.

“Senza contare la presenza di aree naturalistiche protette, e Savona costituisce uno dei vertici dell’area marina protetta denominata il “Santuario dei cetacei” del quale condividiamo la salvaguardia e lo studio, con la Francia. Infine, si è vicini ad un’area residenziale e turistica”.

“Tutto verrà compromesso, dai miasmi dei fumi che sotto la soglia di concentrazione consentita, hanno un caratteristico odore di uova marce, che si spanderà in tutta la città. Senza contare il rischio esplosione del bitume liquido, (140/160°) se accidentalmente venisse a contatto con l’acqua fredda. Viene ipotizzata una movimentazione di 400.000 tonnellate di bitume all’anno, con una conseguente movimentazione di autobotti che transiteranno per Savona ogni giorno. Poco o nulla è stato detto alla cittadinanza ma rischiamo di trovarci una potenziale bomba ecologica nel nostro porto, quello che in parte è turistico, quello che ci serve per rilanciare l’immagine di Savona”.

“Al più presto, non appena saranno aperti i lavori del nuovo Consiglio regionale, come Movimento 5 Stelle Liguria, avvieremo tutte le azioni necessarie per salvaguardare la nostra salute e i diritti dei cittadini, fare luce su una questione di autorizzazioni troppo affrettate e prive di necessarie garanzie, un procedimento pieno di ombre su cui abbiamo intenzione di fare chiarezza” conclude Melis.

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