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Terremoto in Comune a Finale, Lorenzo Operto si dimette

Il vicesindaco lascia il proprio incarico da assessore, sostenendo di non essere stato "supportato" adeguatamente e di non aver gradito le nuove deleghe proposte "per vivacchiare tranquillo e tenere la sedia"

lorenzo operto

Finale Ligure. Fulmine a ciel sereno nella giunta finalese: il vicesindaco Lorenzo Operto ha deciso di dimettersi, restituendo al sindaco Ugo Frascherelli le deleghe a lavori pubblici, demanio marittimo, protezione civile e verde, manutenzione sentieri e spazi outdoor. Operto rinuncia così all’assessorato, ma rimarrà come semplice consigliere.

Alla base della sua decisione la sensazione di non essere “supportato” a dovere dal resto dell’amministrazione, con stanziamenti ridotti e nessuna copertura per gli interventi considerati essenziali dal vicesindaco. Una linea, sostiene Operto in una lettera aperta al sindaco, l’assessore ha provato a modificare, ma senza esito: da qui la decisione di dimettersi.

Le dimissioni sono state però respinte dal sindaco Frascherelli: di seguito le dichiarazioni del sindaco e le reazioni della minoranza.

Questo il testo integrale della lettera.

Spett.le Sindaco,

Esattamente un anno fa, dopo una lunga e difficile campagna elettorale è iniziata la nostra esperienza amministrativa con il varo dell’attuale giunta nella quale il sottoscritto ricopre la carica di vicesindaco oltre a varie deleghe, la più importante delle quali riguardante i lavori pubblici.

Ad oggi, dopo aver attentamente e dettagliatamente valutato il nostro percorso amministrativo, ritengo non sussistano più le condizioni perché io prosegua tale prestigioso incarico.

Le motivazioni che mi hanno portato ad assumere tale decisione sono molteplici ma si possono comunque riassumere nel fatto che l’assessorato da me guidato, a spese di importanti sacrifici personali (modifica dell’orario di lavoro, senza alcun raddoppio da parte delle casse comunali, per poter essere presente tutte le mattine ed essere reperibile sempre…acquedotto, alluvioni ecc.) non è mai stato supportato adeguatamente (a lungo senza un dirigente ai lavori pubblici, è stato scelto di revocare una delle due posizioni organizzative rendendolo di fatto autogestito), il bilancio economico è desolante e nel prossimo, che bisognerebbe portare in approvazione a breve, è stato scelto di finanziare unicamente la ristrutturazione di una piazza, esaurendo l’intero budget dell’anno 2015 senza inserire nulla per le spese ordinarie quali manutenzioni o asfalti (che andrebbero fatti subito), ne, tanto meno, per le necessità strutturali, quali ad esempio l’acquedotto, finanziandolo con la vendita della sede della Croce Bianca di Varigotti contro la volontà della popolazione. Ritengo che questo continuo ostacolare un settore di primaria importanza per i cittadini di Finale e per il turismo non sia conseguenza di una scelta congiunturale ma sia una precisa scelta politica peraltro già emersa in occasione del voto provinciale.

Ho provato, in ogni modo, a modificare tale impostazione (ultimamente, per ricordare qualche passaggio, la scelta, per me sbagliata, di spostare il parcheggio della spiaggia del Malpasso al posto di quello dei residenti senza neanche sentire la cittadinanza e motivare tale scelta con le sole necessità della Finale Ambiente, società interamente comunale; mettere a bilancio che i lavori per la passeggiata che collega Finalpia con Varigotti verranno effettuati con gli oneri di urbanizzazione, tutte queste cose sono state da me dibattute e caldeggiate in giunta…nessuna è mai stata accolta). Pochi giorni or sono mi è stato da te richiesto, convocato dalla tua segretaria, di cambiare deleghe offrendomi attività, a mio modo di vedere, studiate apposta per potermi allontanare ancora di più dalle reali necessità di questo comune ma che mi avrebbero consentito di vivacchiare tranquillo e di tenere la sedia.

Non sono assolutamente d’accordo con questo modo di agire, la carica è prestigiosa ma non ho scelto questa strada per questo e certamente il consenso elettorale ricevuto e la mia dignità personale non me lo consentirebbero.

Pertanto restituisco la deleghe ricevute.

Continuerò il mio mandato elettorale come semplice consigliere.

Distinti saluti, Dr. Lorenzo Operto

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