Precisazioni

Profughi in hotel, solo uno studio? Pignocca: “Serve il benestare dei Comuni”

Perché i profughi possano trovare spazio all'interno delle strutture ricettive occorre che l'amministrazione dia la propria disponibilità

Tunisini e profughi a Savona

Loano. Niente altro che uno studio utile a conoscere le disponibilità di posti nelle strutture ricettive savonesi in caso fosse necessario coinvolgere anche il nord Italia (e in particolare la provincia di Savona) nell’emergenza-profughi che stanno fronteggiando le regioni meridionali e assolutamente non un elenco degli arrivi certi.

Non è ancora stato oggetto di una comunicazione ufficiale da parte della Prefettura, che comunque non dovrebbe tardare ad arrivare, ma andrebbe interpretato in questi termini l’elenco degli alberghi dei comuni savonesi “candidati” ad ospitare profughi e immigrati che tanto sta facendo discutere oggi.

Detto in altri termini, la lista che oggi ha scatenato le proteste e le preoccupazioni di amministratori e cittadini non sarebbe un elenco degli alberghi che sicuramente dovranno accogliere profughi nel prossimo futuro, ma solo un elenco informativo, un inventario delle disponibilità di posti all’interno delle diverse strutture ricettive del nostro territorio che eventualmente avrebbero posti liberi da assegnare a immigrati.

Loano è il comune che savonese che, qualora dovesse concretizzarsi la necessità del Governo di dirottare al nord altri profughi, rischierebbe di doverne accogliere il numero più alto. Le strutture ricettive loanesi, infatti, avrebbero liberi addirittura 295 posti. Proprio per questo motivo stamattina il sindaco Luigi Pignocca ha subito contattato il prefetto Gerardina Basilicata per avere spiegazioni e rassicurazioni in merito.

Perché i profughi possano effettivamente trovare spazio all’interno delle strutture ricettive di un determinato comune occorre prima che l’amministrazione dia la propria disponibilità. Cosa che la cittadina rivierasca non ha fatto: “Loano – conferma senza mezzi termini Pignocca – non è inserito nell’elenco dei paesi che hanno dato tale disponibilità“. Quindi a Loano non arriverà alcun profugo.

In sintesi, la paventata “invasione” di profughi nella nostra provincia per il momento resta solo una possibilità tutt’altro che concreta. Qualora ci fosse necessità, comunque, le istituzioni hanno già a loro disposizione un elenco dettagliato dei posti liberi negli alberghi e nelle strutture ricettive di tutta la provincia, cioè quello che oggi ha fatto tanto discutere. Fermo restando che prima di poter “dirottare” un gruppo di immigrati in una determinata città occorre che la relativa amministrazione comunale dia il proprio benestare.

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