Pedopornografia

Prete in manette ad Alassio, il direttore dei Salesiani: “Brava persona, mai dato problemi”

"Qui si è comportato in modo esemplare ed è stato ricambiato con la massima correttezza e ospitalità da parte di tutti noi"

don bosco alassio

Alassio. “Era da qualche mese qui ad Alassio dopo essere arrivato dal Piemonte. Non aveva un ruolo nel nostro organico.  Dopo aver fatto domanda attraverso i nostri superiori a Torino, lo abbiamo ospitato il nostro confratello nel nostro istituto per motivi di salute”.

Don Gino Bruno, direttore del Don Bosco di Alassio, ovviamente ha saputo dell’arresto di  don Giorgio Porcellana. “Sono venuti degli uomini della polizia e lui è andato via con loro – dice – Ma qui si è comportato in modo esemplare. Nessun problema e  massima correttezza e ospitalità da parte di tutti noi”.

Il sacerdote finito in manette per una storia di pedopornografia era ospite della struttura salesiana alassina dove era arrivato agli inizi della primavera. Naturalmente era entrato a far parte della squadra di sacerdoti e ben accolto da tutti.

“Aveva problemi di salute e l’aria di mare gli faceva bene, ma non per questo non era un confratello attivo. Anzi – ricorda don Gino Bruno – diceva messa e confessava come tutti noi”.

Nel grande parcheggio del don Bosco ragazzi e docenti vanno col passo veloce e praticamente nessuno ha voglia di parlare. “Quando succedono cose del genere  – dice un insegnante – si resta un po’ turbati. Speriamo si faccia subito chiarezza su tutto”.

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