Savona. Un accorpamento che le porterà da 24 a 8 e conferirà loro tutte le principali funzioni di promozione, pianificazione, gestione e controllo oggi attribuite alle Autorità Portuali. Sarebbe questo il futuro del sistema portuale italiano secondo il “Piano strategico della portualità e della logistica”, un documento di 195 pagine che contiene le linee-guida della riforma dei porti elaborata dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Nel dettaglio, il ministero prevede la creazione di 8 nuovi Authority. Per quello che riguarda la Liguria, per i porti di Genova, La Spezia, Savona e Marina di Carrara si prevede l’accorpamento nella nuova autorità denominata Nord Tirrenica.
Il presidente sarà nominato direttamente dal ministro di concerto con il presidente delle Regioni interessate, mentre il relativo comitato di gestione sarà composto, oltre che dal presidente, da ulteriori membri nominati uno ciascuno dalle Regioni interessate e, ove presenti, dalle città metropolitane ed in ogni caso non potrà essere composto da più di cinque membri, con l’eccezione dell’Autorità Nord Adriatica. I direttori delle Direzioni Portuali parteciperanno al comitato, ma senza diritto di voto.