Concorrenza

Loano, delfini “predatori” rubano il pesce dalle reti dei pescatori fotogallery video

Secondo i pescatori, il comportamento dei cetacei è cambiato

Loano. Chi li vede giocare da un canotto o vicino alla riva o sotto costa non può fare a meno di fermarsi ad ammirare estasiato: saltano, cantano, fanno la gara con le barche che si avvicinano loro. I pescatori, invece, hanno iniziato a cambiare idea su di loro: se prima li consideravano compagni di viaggio e una buona compagnia, ora li vedono come dei concorrenti che letteralmente tolgono loro il “pane” di bocca.

E’ “allarme delfini” nella Riviera di ponente. A lanciarlo sono i pescatori di Loano e di diversi altri paesi della costa. A preoccupare chi ha fatto del mare il proprio habitat naturale e sede di lavoro è il gran numero di delfini che ancora in questo momento dell’anno si può avvistare nemmeno troppo al largo e il loro comportamento, diventato più “aggressivo”.

“Fino al 2009 – spiegano i pescatori – i delfini restavano in questa zona da gennaio a marzo. Verso primavera, iniziavano a migrare in altre zone. Ma ora le cose sono cambiate. La primavera è iniziata da un pezzo, ma i delfini sono ancora qui“.

Ma a lasciare perplessi i pescatori di Loano e non solo non è semplicemente la mancata migrazione dei cetacei: “Hanno iniziato a rubarci letteralmente il pesce dalle reti. Ne addentano qualcuno e cominciano a tirare, finché le maglie non si spezzano. E’ già successo diverse volte a tanti di noi di ritrovarci con le reti fatte a brandelli. Ovviamente quando ciò accade la quantità di pescato è molto inferiore al normale. Senza contare i danni alle reti: per fare un esempio, 500 metri di maglia costano fino a 250 euro. Cifre molto alte che non sempre siamo in grado di permetterci”.

Secondo i pescatori, questo nuovo fenomeno ha una spiegazione logica: “I concorrenti dei delfini sono i tonni. L’Unione Europea ha vietato la pesca al tonno per la gran parte dell’anno (è possibile solo per un mese su dodici). Il loro numero, quindi, è andato aumentando sempre di più. I tonni si nutrono di pesce azzurro, che è lo stesso preferito dai delfini e quello che di solito peschiamo anche noi. Non riuscendo a pescare da soli per la concorrenza dei tonni, i delfini sono costretti a ‘rubare’ quello che peschiamo noi. A conferma di questa teoria c’è il fatto che da qualche tempo anche la quantità di pesce azzurro che raccogliamo è molto diminuita. Al contrario, la quantità di tonno che finisce nelle nostre reti per sbaglio è aumentata: prima ne trovavamo uno o due alla volta, ora anche venti tutti insieme”.

Insomma, la sovrappopolazione di tonni sta minacciando gli equilibri marini della nostra zona e sta spingendo i delfini a essere sempre più audaci e a procurarsi il cibo rubandolo direttamente dalle reti dei pescatori. Che, in certi casi, vengono quasi presi in giro e truffati dai cetacei: “Alcuni ci ‘distraggono’ saltando vicino alla barca. Intanto gli altri ci rubano il pesce dalle reti”.

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