Calcioscommesse

Inchiesta “Dirty soccer”: tra gli arrestati anche l’ex tecnico del Savona Ninni Corda

Nell'inchiesta sono coinvolti pure Arturo Di Napoli e Massimiliano Solidoro

corda

Savona. C’è anche Ninni Corda, l’ex mister del Savona, nell’elenco delle persone fermate nell’ambito dell’operazione sul calcioscommesse “Dirty soccer”. Il nome del tecnico sardo è compreso nella di una cinquantina tra calciatori, dirigenti e presidenti di club arrestati nella mattinata di oggi tra Calabria, Campania, Puglia, Emilia Romagna, Abruzzo, Marche, Toscana, Liguria, Veneto e Lombardia.

Le accuse contestate dalla polizia, che ha eseguito l’operazione con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, sono associazione a delinquere, finalizzata alla frode sportiva, aggravata dall’associazione mafiosa.

Sarebbero moltissime infatti le partite di Lega Pro e Serie D che sono state combinate. Almeno trenta le squadre coinvolte tra cui, in primo luogo, Pro Patria, Barletta, Brindisi, L’Aquila, Neapolis Mugnano, Torres, Vigor Lamezia, Sant’Arcangelo, Sorrento, Montalto, Puteolana, Akragas, San Severo.

Corda è rimasto coinvolto nell’inchiesta sul calcioscommesse proprio come allenatore del Barletta e, secondo gli inquirenti, le partite truccate sarebbero tre: Barletta-Catanzaro, Aversa Normanna-Barletta e Barletta-Vigor Lamezia.

Ninni Corda, che aveva rescisso il contratto con il Savona lo scorso 21 luglio, aveva accettato la proposta del Barletta ad inizio marzo. Due vittorie nei primi due incontri, con Paganese e Martina, poi una sconfitta con il Melfi. Quindi, le tre partite incriminate nelle quali il tecnico sarebbe stato reo di “aggiustare” i risultati, portando la sua squadra a due pareggi e alla vittoria sull’Aversa.

Nell’ennesimo terremoto calcistico, emerge tra le partite “sospette” anche una gara giocata dal Savona: quella del 23 novembre scorso, persa 1-0 dai biancoblù sul campo de L’Aquila. Il direttore sportivo degli abruzzesi, peraltro, è tra gli arrestati. Si tratta di Ercole Di Nicola e sarebbe uno degli uomini chiave della vicenda.

Tra gli indagati c’è Arturo Di Napoli, all’epoca allenatore degli striscioni e ora alla guida di una formazione di Malta. Insieme a lui, nell’elenco, Massimiliano Solidoro, ex collaboratore tecnico del Savona.

Tra gli arrestati anche Maurizio Antonio Pagniello, detto “Morris”, 38enne ex calciatore ed intermediario. Nell’estate scorsa era circolato più volte il suo nome in quanto interessato all’acquisto del settore giovanile della società biancoblù.

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