Big start

Giro d’Italia: Alberto Contador, Fabio Aru, Rigoberto Uran tra i favoriti dell’edizione 2015

Il 9 a San Lorenzo al Mare e il 10 ad Albenga, la carovana rossa fa rotta verso la Riviera

ciclismo

Albenga.  Saranno quattro i vincitori di precedenti edizioni del Giro d’Italia al via sabato prossimo a San Lorenzo al Mare e il giorno dopo ad Albenga: Damiano Cunego, che s’impose a sorpresa nell’edizione del 2004; Ivan Basso, autore di una splendida doppietta nel 2006 e nel 2010; lo spagnolo Alberto Contador, trionfatore a Milano nel 2008, senza nemmeno aggiudicarsi una vittoria di tappa; il canadese Ryder Hesjedal, che riuscì ad aggiudicarsi l’edizione del 2012, conclusa ai piedi del Duomo a Milano.

Tra i cacciatori dei successi di tappa, tra finisseur e velocisti, saranno presenti al via molti nomi di richiamo del panorama internazionale: i belgi Tom Boonen (alla prima partecipazione nella corsa rosa di Rcs sport-La Gazzetta dello sport) e Philippe Gilbert; gli australiani Simon Gerrans, Michael Matthews (vincitore nel 2014 della tappa di Montecassino e leader del Giro d’Italia per sei giorni consecutivi), Michael Rogers (vincitore lo scorso anno di due tappe, inclusa quella disputata sul mitico Zoncolan) e il campione nazionale Heinrich Haussler; gli spagnoli Jon Izaguirre, Benat Intxausti, Juan José Lobato, Mikel Landa e Mikel Nieve; i colombiani Carlos Alberto Betancur e Darwin Atapuma; i cechi Roman Kreuziger (che impresa sull’Alpe di Pampeago) e Leopold Koenig; il francese Sylvain Chavanel; il russo Aleksandr Porsev (campione nazionale in linea); i tedeschi André Greipel e Simon Geschke; l’olandese Maarten Tjallingii; gli sloveni Grega Bole e Luka Mezgec (vincitore in volata dell’ultima tappa dello scorso anno, sul lungomare di Trieste).

Solo uno fra questi corridori  indosserà la maglia rosa la sera del 31 maggio, a Milano, dopo 21 tappe e quasi 3.500 km di corsa, ma sono almeno cinque gli atleti che vantano consistenti chance di successo: lo spagnolo Alberto Contador, l’australiano Richie Porte, il colombiano Rigoberto Uran, l’italiano Fabio Aru e il belga Juergen Van den Broeck.

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